Rift: Planes of Telara
Davvero non siamo più ad Azeroth?
È già da qualche anno che rincorrono voci su Heroes of Telara, un MMORPG il cui mondo, a detta degli sviluppatori, è in continua mutazione. Si tratta di certo di un'interessante caratteristica, se non fosse che oramai si è abituati ad aspettarsi tutt'altro da ciò che viene annunciato dai team di sviluppo.
Fino a qualche mese fa si sapeva ben poco di questo prodotto di Trion, il cui nome è stato recentemente mutato in Rift: Planes of Telara, e del quale ho avuto la possibilità di provare prima l'alpha e quindi la closed beta.
Dando un'occhiata al sito del gioco per avere un'idea delle varie classi disponibili, ho notato che era possibile creare un Rogue. Amando questo tipo di personaggio sin dall'epoca di Dark Age of Camelot (DAoC), come prima specializzazione ho scelto quella del Bardo; essendo inoltre un fan della razza Nanica, la scelta della fazione è apparsa scontata (Guardian).
Il mondo in cui è ambientato Rift si chiama per l'appunto Telara e, come sappiamo dalle anteprime già pubblicate, la situazione non è delle migliori, essendo stato invaso da sei piani dimensionali, ovvero Aria, Morte, Terra, Fuoco, Vita e Acqua.
Essi hanno portato con sé le proprie creature, che sono riuscite ad accedere al suolo del pianeta attraverso dei Rift, ossia dei cedimenti della barriera protettiva del mondo il cui compito era per l'appunto la difesa dai sei "piani" succitati. Per quanto riguarda l'esplorazione di Telara, inizialmente il giocatore darà inizio alla propria avventura sull'unico continente noto.
Il "lore" del gioco sembra attenersi ai più classici canoni del mondo fantasy, con ambientazioni caratterizzate da tonalità principalmente cupe. I personaggi umanoidi vantano un certo realismo fisico e la realizzazione delle creature evoca di certo un'idea di morte e distruzione. Nulla di nuovo in questo campo, comunque, dove Rift: Planes of Telara pare non introdurre alcun aspetto innovativo.
Ciò che caratterizza il gameplay del titolo in questione è invece l'apertura dei Rift. Ogni volta che accadrà, il mondo di gioco "dinamico" muterà di conseguenza, stravolgendo una determinata zona sia dal punto di vista grafico, sia relativamente ai nuovi pericoli che vi potremo incontrare, col risultato che un giocatore si troverà ad attraversare una zona completamente differente rispetto al suo precedente passaggio.
Un altro aspetto interessante è la possibilità di aprire alcuni Rift, oltre a quelli gestiti dagli script o dagli eventi stabiliti dallo staff del titolo. L'idea di attraversare un mondo in uno stato di continua mutazione è di certo interessante, e porterà un po' d'aria fresca negli ormai statici MMORPG che si sono visti finora.