Skip to main content

Rock Band 3 in diretta da LA

Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a suonare.

“Ciao sono Paul McCartney, sapete quel tizio di Rock Band...”. Nulla da obiettare: se anche uno dei leggendari Fab Four per scherzare durante la consegna di un award arriva a nominare (non senza una sana dose di autoironia!) il popolare rhythm game di Harmonix qualcosa vorrà pur dire.

Del resto come dimostrava il video (con spezzoni presi da South Park, dal Jimmy Fallon Show, da One Night With Conan O'Brien e da altri celebri show USA) con cui si è aperta la presentazione a porte chiuse di Rock Band 3 non si parla più di un mero videogioco, bensì di un autentico fenomeno di costume con milioni e milioni di copie vendute.

Per distanziarsi dalla concorrenza (dopotutto Activision non è affatto intenzionata a mollare, pronta com'è a rilanciare la sfida face to face con un Guitar Hero Rock'n Roll come non mai!) EA non vuole comunque sedersi sugli allori, ed è anzi pronta ad offrire qualcosa di davvero innovativo in un genere fatto di seguiti fotocopia e di assoluta immobilità in termini di game design.

Con una selvaggia performance on stage svoltasi su un grandioso palco (che davvero non aveva nulla da invidiare a quello di un club di medie dimensioni, magia dell'E3!) gli scapestrati membri di Harmonix hanno così voluto presentare ad una nutrita platea di giornalisti scalpitanti la loro personale evoluzione del concetto di music game.

Se non siete uber professionisti non disperate: sono stati inseriti appositi trainer per migliorare, o addirittura tutorial per imparare da zero.

Già, perché Rock Band 3 è un titolo che promette di fare davvero sul serio, ed è bastata una rapida occhiata al palcoscenico per accorgersi dell'evidente shift verso qualcosa di diverso.

Innanzitutto dimenticatevi immediatamente il solito branco di fessacchiotti intenti a fare le rockstar con strumenti degni dei giocattoli da fascia prescolare della Fisher Price: a questo giro gli strumenti (nati dalla collaborazione con MadCatz e con il figlio di George Harrison, mica con la Chicco!!) sono in tutto e per tutto riproduzioni credibilissime delle controparti reali, con le chitarre che non possono non lasciare senza parole per solidità e rifiniture.

“Rock Band 3 è un titolo rivoluzionario, e non si tratta di stronzate di marketing”, sentenzia con la sorniona sicurezza di chi sa di poterselo permettere il frontman dei dev on stage. “Per anni ci avete chiesto qualcosa di nuovo, di unico... Ci siamo presi un po' di tempo, e questa è finalmente la nostra risposta”.