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Roundup Giochi Scaricabili

Jamestown! BoulderDash! Anima! Flip! Qix!

Questa settimana ci troviamo nuovamente di fronte a un gruppo di titoli che guarda al passato, ma con risultati contrastanti.

Da una parte abbiamo Mighty Flip Champs, Boulder Dash XL e Jamestown, ottimi esempii di come non si debba essere schiavi del passato, che dovrebbe essere una semplice fonte d'ispirazione per cogliere gli elementi che hanno divertito milioni di persone, migliorandoli.

Dall’altra parte invece troviamo l’ennesima patetica variante di Qix o giochi come Anima, che sono talmente al di sotto degli standard dei titoli che cercano di imitare, da mostrarsi in tutta la loro goffa amatorialità.

Boulder Dash XL

Alcuni giochi nascono brutti, e va bene così, li amiamo per quello che sono.

Per certi versi, il fatto che Boulder Dash fosse solo una grezza massa di pixel marroni e grigi ha sempre fatto parte del suo fascino. Questo perché il valore del level design e delle meccaniche di gioco è tale da trascendere certe frivolezze.

Boulder Dash XL.

Però, 27 anni dopo, non si può più chiudere un occhio sull’aspetto visivo, certi limiti tecnici non esistono più. Tuttavia, con questa sorta di reboot, i Catnip sono riusciti (senza volerlo) a mantenere vivo lo spirito di povertà visiva che animava il titolo originale.

Con una palette di colori che andrebbe messa fuorilegge in qualunque stato civile, dovrete usare tutto il vostro self control per superare l’impatto di un tale vandalismo ottico. Purtroppo neppure l’audio aiuta, visto che sembra studiato apposta per causare il massimo stress a qualunque essere vivente sia dotato di orecchie.

Nonostante l’apparente disprezzo per quanto c’è di bello al mondo, però, questa nuova versione emerge inaspettatamente dalle macerie del game design come una vecchia stella del calcio pronta alla punizione definitiva.

Per chi all’epoca era troppo piccolo per tenere un joystick in mano, ricapitoliamo brevemente cosa dovrete fare: il vostro obbiettivo è esplorare dei tunnel, raccogliere le gemme, evitare i massi e arrivare all’uscita. Semplice.

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Boulder Dash XL ha successo soprattutto perché sfrutta un level design collaudato e piacevole, piuttosto che affidanrsi a qualche gioco di prestigio o cercare di stravolgere troppo la formula.

Ovviamente tra le varie modalità non può mancare un retro mode, con l’aspetto visivo dei vecchi tempi fedelmente reinterpretato, con alcuni livelli dei vecchi tempi che potreste perfino ricordarvi ancora.

Nonostante l’iniziale orrore audiovisivo, Boulder Dash XL finisce per essere il classico risultato maggiore della somma delle proprie parti. Una ragazza bruttina con cui non dovreste vergognarvi a farvi vedere in giro.

8/10