Rune Factory: Frontier
Aspiranti contadini unitevi!
Al contrario delle altre “superpotenze” videoludiche, Nintendo si è sempre distinta per la sua evidente propensione verso i giochi di ruolo, tanto su DS che su Wii, diventando rapidamente un vero e proprio punto di riferimento per qualsiasi amante di questa popolarissima categoria. Rune Factory Frontier è infatti solo l’ultimo di una lunga serie di RPG ad aggiungersi alla line-up della compagnia, e a giudicare dalla nostra analisi potremmo addirittura considerarlo uno dei migliori. Perché? Continuate a leggere e lo scoprirete!
Come molti di voi già sapranno, i titoli appartenenti al franchise di Rune Factory non sono affatto etichettabili come classici giochi di ruolo ma, al contrario, fondendo insieme elementi tipici degli adventure e delle simulazioni, propongono esperienze molto particolari, capaci di catturare l’interesse di qualsiasi videogiocatore per molto, moltissimo tempo. Alla luce di tutto ciò, Frontier poteva forse dimostrarsi diverso dai suoi predecessori? Certo che no!
L’avventura ruota intorno alle vicende di Raguna, un giovane guerriero stabilitosi nella città di Trampoli dopo aver cercato e poi ritrovato una misteriosa ragazza di nome Mist; qui, vestendo ovviamente i suoi panni, non potrete lanciarvi subito in azione ma, almeno all’inizio, dovrete impegnarvi per risollevare le sorti della comunità. Come? Semplice, lavorando la terra!
Non appena avrete messo le mani sui primissimi oggetti necessari per “entrare in azione”, vi sarà indicato un piccolo appezzamento di terra, in condizioni davvero pessime, su cui potrete mettere alla prova le vostre abilità di agricoltori videoludici. Non sarà certo la più entusiasmante delle premesse, questo è certo, ma una volta presi in mano gli attrezzi, vi accorgerete di quanto questo semplice processo di coltivazione possa rivelarsi appagante e utile al tempo stesso.
Lavorando sul campo non solo potrete ottenere dei punti esperienza con cui incrementare il livello del vostro alterego, ma anche determinate somme di denaro che, come nel più classico gioco di ruolo, potranno essere spese per migliorare l’equipaggiamento del personaggio, o per acquistare oggetti da sfruttare in combattimento o durante il processo di coltivazione.
Inizialmente, viste le scarse abilità di Raguna, non sarete in grado di lavorare molto a lungo (arrivando spesso al punto di svenire, per poi essere portati in infermeria), ma con un po’ di pazienza riuscirete comunque a ottenere ottimi risultati, andando incontro a grandi soddisfazioni.
Se a questo punto vi steste chiedendo se l’esperienza si basi esclusivamente sulla gestione del proprio orto, non temete, perché questa è solo una parte di ciò che vi attende. La storyline principale, incentrata su un imminente pericolo di cui non vi sveleremo nulla per non rovinarvi la sorpresa, vi costringerà infatti a dedicarvi a innumerevoli attività, ognuna delle quali saprà affascinarvi e coinvolgervi in maniera davvero inaspettata.