SAW II: Flesh & Blood
La tortura è il gioco.
Enigmi di questo tipo si presenteranno più e più volte nel corso dell'avventura, e questo vuol dire che dovrete abituarvi a ripetere, spesso fino alla nausea, le medesime azioni per guadagnare l'accesso all'area successiva... ma non mancano anche situazioni ben più angoscianti e intense che metteranno a dura prova il vostro sangue freddo e, diciamocelo, anche il vostro stomaco.
Dopo circa un'ora dall'inizio della vostra disperata fuga vi ritroverete ad esempio in una stanza le cui pareti saranno completamente ricoperte di numeri, ed il vostro compito sarà quello di individuare una specifica combinazione per poi comunicarla a un'altra vittima imprigionata nella stanza accanto. "E che cosa c'è di tanto angosciante in questo?" direte voi... niente, se non fosse che l'uomo con cui dovrete comunicare avrà i polsi stretti in una morsa di lame e, nonostante questo, dovrà muovere costantemente le mani per inserire in un particolare dispositivo i numeri che gli detterete.
Avete idea di quanto possa rivelarsi frustrante e difficile trovare un po' di concentrazione mentre qualcuno continua a urlare in preda al dolore, chiedendovi di sbrigarvi perché lui sta soffrendo le pene dell'inferno? No? Acquistando Flesh & Blood lo scoprirete, anche se onestamente non è un tipo di esperienza che suggerirei ad amici e parenti.
Nonostante la "pesantezza" di alcune fasi, la risoluzione degli enigmi, anche in condizioni così delicate, si rivela un'attività coinvolgente ed emozionante che, se accompagnata da una struttura di contorno all'altezza, potrebbe tradursi in un'esperienza di prim'orine. È questo il caso di Flesh & Blood? Purtroppo no.
Se mettiamo infatti un attimo da parte gli enigmi, la cui originalità riesce in parte a oscurarne l'eccessiva ripetitività, il gioco perde tutto il suo fascino, crollando su se stesso così come farebbe un palazzo dopo una demolizione controllata.
Sul fronte del gameplay SAW è infatti un titolo davvero mediocre che evidenzia grandissimi limiti sotto tutti i punti di vista; la gestione del proprio personaggio, ad esempio, è pessima a causa di movimenti lenti, legnosi e difficili da compiere (specie quando si deve fare i conti con un po' d'ansia), e lo stesso dicesi per le fasi di combattimento, così banali e poco ispirate da risultare del tutto inadeguate a un prodotto di nuova generazione.
Nei momenti in cui vi ritroverete di fronte a un nemico avrete solo due opzioni che dipenderanno dal vostro equipaggiamento corrente: nel caso in cui siate sprovvisti di un'arma, tutto ciò che dovrete fare sarà correre senza sosta, sperando di attirare il nemico di turno verso uno specifico oggetto in grado di farlo a pezzi; se invece foste in possesso di un'arma, vi basterà avvicinarvi al vostro bersaglio per far scattare un semplicissimo QTE.