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SAW II: Flesh & Blood

La tortura è il gioco.

E sono proprio i QTE a essere una delle feature peggiori dell'intero prodotto. Anzi, se devo dirla tutta, questi potrebbero addirittura essere i QTE più brutti e insignificanti mai realizzati per un prodotto di nuova generazione. Pensate sia esagerato? Provare per credere.

Oltre a una lentezza quasi insopportabile (nel tempo che suddivide due input su schermo potreste riuscire ad accendervi una sigaretta e a fare la prima tirata senza il rischio di fallire), i QTE evidenziano infatti una semplicità davvero disarmante, dovuta principalmente alla scarsa quantità di input richiesti per il completamento di una singola fase.

I QTE non sono purtroppo limitati alle sole fasi di combattimento (anche se definirle tali sembra un eufemismo), ma si presentano anche in alcuni frangenti dell'esplorazione, come ad esempio all'apertura di porte che nascondono grandi pericoli. Niente di particolarmente entusiasmante, però: dopo i primi balzi (sempre se, come il sottoscritto, foste facilmente impressionabili), anche momenti di imminente pericolo come questi non vi susciteranno la minima reazione.

L'aspetto peggiore del gameplay è tuttavia un altro: non si può fare nulla. Sì, avete capito bene. Nelle fasi di esplorazione, ovvero quando non avrete la possibilità di eseguire azioni contestuali, il vostro personaggio entrerà in "modalità vegetale" rivelandosi incapace di fare qualsiasi cosa che non sia semplicemente camminare o iniettarsi nel collo il contenuto di una siringa curativa.

Che cosa sarete disposti a fare pur di salvarvi la vita?

Si può saltare? No. Si può scivolare o fare una capriola? Assolutamente no. Si può usare la propria arma anche senza un QTE che "imbocchi" il giocatore? Neanche a parlarne.

Ogni singola azione del protagonista è legata ad apposite dinamiche contestuali che, anche dopo ore di gioco, continueranno a esservi servite su un piatto d'argento attraverso apposite indicazioni su schermo. Non so voi, ma personalmente fatico a sopportare un videogioco che mi tratta come un incapace...

Insomma, duole dirlo ma difetti come questi fanno crollare l'intensità dell'atmosfera su cui l'avventura si basa, riducendo il tutto a una serie di processi da svolgere meccanicamente e dunque privi di quell'intensità che sarebbe lecito attendersi da un prodotto di questo tipo.

Considerando anche il discutibile comparto grafico, SAW II: Flesh & Blood è dunque l'ennesimo, fallimentare tentativo di Konami di trasporre in forma digitale l'angosciante e perverso universo dell'Enigmista. Tralasciando i discreti enigmi proposti e le evidenti somiglianze stilistiche con le pellicole cinematografiche, qualsiasi appassionato del brand avrà infatti qualche difficoltà nel trovare reali spunti d'interesse che possano stimolarlo ad arrivare in fondo all'avventura. Ed è un vero peccato visto che, con un po' più di attenzione e fantasia, questo si sarebbe potuto rivelare un vero must per qualsiasi amante della categoria.

Alla prossima, caro Enigmista. Stavolta giocherai da solo!

4 / 10
Avatar di Davide Persiani
Davide Persiani: Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.

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Saw II: Flesh & Blood

PS3, Xbox 360

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