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SBK X: Superbike World Championship

Black Bean taglia per prima il traguardo.

Dal proprio ufficio virtuale, infatti, si possono tenere sotto controllo i contratti con gli sponsor, i messaggi mandati alla nostra attenzione dai vari collaboratori e, per i giocatori più esigenti, esaminare con calma tutti i dati telemetrici della propria moto, così da capire dove intervenire una volta scesi in garage.

Oltre a essere ricca di elementi da seguire, la carriera è in grado di adattarsi a ogni genere di giocatore, visto che i meno fissati con la messa a punto possono tranquillamente affidarsi ai consigli del proprio ingegnere di scuderia.

Se si riesce a superare la paura per la sperimentazione, però, ci si rende conto di quanto appassionante possa essere la ricerca dell'impostazione perfetta, che spinge scendere più volte in pista per verificare le effettive variazioni del comportamento del bolide.

Le animazioni dei piloti sono ricche e molto curate. Quelle meno riuscite coinvolgono le mani sul manubrio.

Registrando tempi interessanti e ottenendo risultati utili, inoltre, non è raro che si venga contattati direttamente dalle case produttrici, disposte a offrire prototipi di ricambi da testare sulla propria moto. Peccato che, sotto questo punto di vista, non capiti mai che le parti in questione si rivelino peggiori di quelle normale.

Una volta installati i ricambi sperimentali, basta concludere una serie di giri con un tempo all'altezza per poterli tenere e utilizzare a piacimento, ottenendo sempre in cambio prestazioni migliori di quelle tradizionali. Sarebbe stato interessante poter riscontrare anche cali nei risultati, da segnalare eventualmente alla casa produttrice in questione.

Alla corposa esperienza per un singolo giocatore, si va ad aggiungere una modalità multiplayer piuttosto completa, che permette di organizzare gare con ben 16 piloti contemporaneamente in pista, e di darsi battaglia a colpi di giri record.

La differenza del livello di dettaglio fra moto e tracciati è enorme. Durante i replay, in particolare, questo elemento salta subito all'occhio.

Una volta entrati nella modalità multiplayer, è possibile scendere in pista per una gara veloce, dedicarsi a una sfida a tempo (utile per carpire i segreti dei piloti più esperti) oppure, opzione davvero gradita, partecipare a un intero campionato. In SBK X, infatti, è possibile creare vere e proprie mini-stagioni completamente personalizzabili, dove gareggiare contro gli amici o contro avversari casuali da ogni parte del mondo.

Quando si crea un campionato si può scegliere se farlo arcade o se optare per la simulazione (impostandone anche i grado di realismo, ovviamente), selezionare il numero di piloti in pista, il livello di difficoltà degli eventuali piloti controllati dall'IA, e perfino se attivare o meno le collisioni fra le moto. Una volta superata questa fase, si scelgono i circuiti che compongono la stagione, e si dà il via all'evento.

SBK X, quindi, è un gioco che i centauri e gli appassionati di motociclismo non possono lasciarsi sfuggire. Ovviamente non è in grado di replicare del tutto le sensazioni che può offrire una cavalcata in moto, ma di certo riesce a garantire un'esperienza completa e appassionante.

8 / 10
Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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SBK X

PS3, Xbox 360, PC

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