Scribblenauts
Rivoluzione in punta di pennino?
Un mondo di infinite possibilità: questo doveva essere (ed è) Scribblenauts, inedito titolo targato 5th Cell in esclusiva per Nintendo DS. Un universo di scarabocchi, pulsante di vita e di quell'immaginifica forza creatrice comunemente associata alle divinità. Il potere della parola nella sua più intrigante manifestazione videoludica. Il dono, concesso al giocatore, di creare da sè gli elementi della realtà e di plasmare e addomesticare quest'ultima alla maniera di un capriccioso demiurgo. Mi rendo conto quanto possa risultare pretenzioso un incipit del genere, ma è bene sottolineare il grado di peculiarità delle dinamiche alla base del titolo, tanto per la loro originalità quanto per l'indiscutibile ambizione riposta nel progetto.
Nei dieci minuti abbondanti del tutorial verrete prontamente catapultati in una sequela di spiegazioni atte a fornirvi in una botta sola tutti gli strumenti di cui avrete bisogno per procedere nel gioco. Detto tutorial è suddiviso in undici piccoli stage, ciascuno ideato al fine di prepararci per le sfide che ci attendono. Il perché di ciò è facilmente comprensibile: il team ha subito voluto mettere le cose in chiaro in modo che il giocatore rientrasse nella giusta predisposizione mentale per affrontare gli enimgi di ogni livello.
Stiamo infatti parlando essenzialmente di un puzzle, in cui l'obiettivo primario sarà sempre uno solo: riuscire a catturare la starite (una semplice stellina) piazzata di volta in volta in svariati punti dei livelli. Mai come adesso lo scopo giustificherà i mezzi, e questi saranno puntualmente pensati, creati e utilizzati dal giocatore semplicemente scrivendone il nome sul taccuino.
Potrete pertanto chiamare in causa qualsiasi oggetto vi venga in mente per raggiungere tale obiettivo: dal dizionario interno del gioco sono esclusi soltanto i nomi propri, le località, eventuali allussioni ad alcool, razza, cultura e nomi protetti da copyright. Non mancano comunque contraddizioni in questo senso: prima ci viene espressamente indicato di utilizzare solo oggetti fisici presenti nella vita reale, per poi scoprire qualche livello dopo che abbiamo la possibilità di scomodare addirittura il Padreterno pur di acciuffare la dannata stellina.
Ci è bastato chiamarLo in causa scrivendo (sì, proprio lui, il Padreterno) per assistere all'istantanea apparizione di un distinto signore dalla folta e candida chioma.
Non scoraggiatevi, il numero di vocaboli possibili è decisamente vasto e non impiegherete molto a riprodurre esattamente ciò di cui avete bisogno. La struttura dell'intero gameplay si basa perciò sul metodo: se l'obiettivo è uno, i modi per raggiungerlo sono tutti quelli che la vostra fantasia saprà suggerirvi. C'è ovviamente un numero massimo di oggetti che è possibile utilizzare all'interno di un determinato stage: il limite è rappresentato da una barra posta sullo schermo superiore del DS (il budget meter) che andrà riempiendosi man mano che invocherete i vostri strumenti. Una volta recuperata la stellina sarete valutati in base al vostro operato secondo parametri di tempo e numero di oggetti utilizzati.
In tutto ciò rientra anche il fattore PAR, vale a dire il numero sufficiente di oggetti per portare a termine il livello. Non si tratta comunque di un imperativo: potrete utilizzare meno oggetti del previsto o in caso contrario, superare il numero posto nel PAR. A seconda delle vostre scelte verrete infine ricompensati in Ollars, la valuta corrente di Scribblenauts, che ci consentirà di usufruire di tutti gli extra presenti nello store.