Sesso e videogiochi
Alla scoperta del lato adulto dell’entertainment digitale.
IL FUTURO
È difficile riuscire a ipotizzare in maniera precisa delle prospettive per il prossimo futuro; sicuramente la sempre più diffusa accettazione collettiva del videogioco porterà a trattare la tematica "sesso" in maniera alquanto variegata, andando a esplorare il concetto nelle forme più disparate e speriamo più mature.
Aspettiamoci quindi approcci più coscienziosi che andranno a considerare l'amplesso come punto finale di un rapporto sentimentale e non semplice ostentazione dello sfregarsi di più corpi; per usare un'espressione forse inflazionata, si farà l'amore e non più sesso.
Alcuni passi in questa direzione si stanno già muovendo: ad esempio in Dragon Age viene abbattuta la barriera dell'omosessualità, sebbene all'interno di un contesto fantasy che in qualche modo ne attenua l'impatto, mentre in Mass Effect 2 viene proposto un rapporto amoroso fra Shepard e Jack che si potrebbe definire quasi commuovente.
La speranza è che, a prescindere da tutto, in qualche modo non si perda il senso del buon gusto pur di mostrare che i tempi sono maturi: purtroppo infatti, come in tutte le cose, esistono derive condannabili, come alcuni prodotti tipicamente giapponesi che a noi occidentali non paiono altro che simulazioni di stupri.
Per dovere di cronaca è giusto di questi mesi la notizia della cosiddetta prima avventura d'azione porno, Bone Town, ma l'effettiva bontà dello stesso risiede più nella sua campagna marketing che nella capacità di trattare il tema.
Possiamo ipotizzare peraltro che il mondo online diventerà sempre più protagonista nell'affrontare in prima linea argomenti di natura sessuale: se pensiamo che uno pseudo gioco come Second Life ha generato un vero e proprio giro di prostituzione, con addirittura uomini che si fingevano donne in amplessi virtuali a pagamento, non possiamo che attenderci che il crescendo delle possibilità tecnologiche aumenterà in maniera proporzionale i possibili utilizzi del videogioco come mezzo per soddisfare le proprie pulsioni sessuali.
Il mondo degli MMO, fatto di relazioni e contatti fra avatar virtuali guidati da persone in carne e ossa, risulta infatti particolarmente adatto per tutti coloro che vogliono vivere esperienze "particolari" senza mostrare la propria vera identità: tralasciando i matrimoni virtuali, già oggi in tutti i maggiori giochi di ruolo online è peraltro possibile trovare video o riferimenti all'atto amatorio più o meno esplicito, World of Warcraft compreso.
Nel chiudere infine questa panoramica sui legami fra eros e i videogiochi, ci riserviamo di tornare sull'argomento nei prossimi mesi, con l'intenzione di andare ad approfondire alcuni aspetti o alcune tematiche qui solamente accennate per poter fornire uno sguardo quanto più ampio possibile.