Tom Clancy's Splinter Cell: Conviction
Un multiplayer dalle mille possibilità.
Ragazzi, è tutto a posto, i brutti momenti e la xenofobia sono passati. L'America e la Russia sono di nuovo amiche, nei videogiochi. Dopo tanti anni di conflitti digitali, tutto si è risolto all'improvviso. Il multiplayer di Splinter Cell: Conviction prevede che un agente americano e un agente russo agiscano non uno contro l'altro ma collaborando per un bene comune. Si tratta della prima volta che una cosa simile accade in un videogioco? Probabilmente no ma ci piace pensare che in realtà sia così.
La cosa interessante, comunque, è il fatto che Conviction presenti un multiplayer cooperativo davvero corposo (ancor più delle Spec Ops di Modern Warfare 2). Ubisoft sostiene infatti che l'avere messo insieme una spia americana e una russa ricordi diversi classici cinematografici, dove una strana coppia formata da individui che si odiano a prima vista, cresce e impara a collaborare... e magari perfino ad amarsi.
Se state immaginando scene improbabili tra agenti nerboruti avvolti da tute nere e aderenti, però, siete fuori strada. Conviction non presenterà nulla di simile ma si pone come obiettivo il ritorno di Splinter Cell nell'Olimpo dei giochi multiplayer. Ai tempi dell'online di Pandora Tomorrow era così ma visto che quei livelli non sono più stati raggiunti, Conviction dovrà fare l'ennesimo tentativo con questa modalità coop, un prologo alla nuova missione dell'arrabbiatissimo Sam Fisher.
Si tratta di quattro mappe uniche, per una durata complessiva di circa sei ore, durante le quali è necessario recuperare quattro bombe EMP russe precedentemente rubate. Un membro di Echelon si allea al proprio equivalente russo per portare a termine il difficile compito, ed è così che l'agente americano Archer e il veterano russo Kestrel iniziano la loro missione.
Questi due ragazzi sanno fare il proprio lavoro e quando prenderete il loro controllo sarete “due lupi a caccia della preda”, afferma Patrick Reading, producer del multiplayer del gioco. “Molto spesso fantastichiamo sul fatto di poter essere un rude agente segreto che attende nell'ombra come un predatore. La nostra intenzione è quella di dare ai giocatori proprio questa sensazione nel multiplayer, e alla fine siamo giunti alla conclusione che il modo migliore per ottenere tale risultato sia la cooperativa”.
Anche se ci sono comunque dei margini per lavorare (ovvero uccidere) da soli, è comunque consigliabile agire insieme. La doppia esecuzione istantanea (il Mark and Execute che utilizza anche Sam Fisher nel single player), per esempio, permette di abbattere furtivamente due nemici contemporaneamente e per farlo basta che uno dei due imposti l'azione, per far sì che anche l'altro giocatore individui il proprio bersaglio ideale, da uccidere con la semplice pressione di un tasto dorsale.
Potrebbe sembrare tutto troppo semplice ma in pratica questo sistema rende perfettamente l'idea dell'abilità di una macchina da guerra governativa, al punto che bastano davvero pochi comandi per portare a termine il compito. “Impersoniamo due agenti d'elite, altamente addestrati e con un perfetto senso del pericolo,” dice Reading. "In questo modo si possono preparare le imboscate e le trappole perfette e, a patto di essere coordinati e sincronizzati al punto giusto, eliminare contemporaneamente diversi nemici."
Nel corso delle missioni sarà possibile (e a volte necessario) dividersi, ma l'interfaccia video permetterà di tenere sempre sotto controllo la situazione del proprio compagno, in modo da permettere di correre in suo soccorso a recitare la parte dell'eroe, quando necessario.
La cosa funziona piuttosto bene ed è chiaramente basata sulla stessa struttura del single player, ma aggiunge quel pizzico di tensione in più che deriva dal fatto di poter chiamare a gran voce il proprio compagno nei momenti di difficoltà.