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Split/Second

Un gioco di corse davvero esplosivo!

Certe cose a Milano si dice che sono come i tram: o non ne passa nessuno o ne passano due assieme. Ho sentito questo detto declinato in vari modi a seconda delle regioni in cui mi sono trovato ma quello che resta immutato è il concetto, che si può applicare tranquillamente ai giochi di guida.

Se pensiamo infatti ai mesi scorsi, abbiamo visto Need for Speed: Shift e Forza Motorsport 3 uscire a distanza di qualche settimana l’uno dall’altro, sebbene a parziale giustificazione va detto che è difficile resistere ai canti delle sirene natalizie. Ma è nel caso di Split/Second e di Blur che si raggiunge il paradosso, coi due titoli in uscita rispettivamente il 20 e il 28 di maggio. Le ragioni per le quali due giochi piuttosto somiglianti debbano presentarsi sugli scaffali a distanza di otto giorni l’uno dall’altro ci appaiono misteriose, nondimeno il nostro dovere è informarvi più che farci domande di strategie di mercato.

Dell’arcade dei Bizarre abbiamo scritto di recente, mentre per trovare l’ultimo nostro articolo dedicato al gioco dei Black Rock Studio (gli stessi di Pure, per intenderci) dobbiamo risalire a dicembre: insomma, diciamocelo, era tempo di aggiornarvi su Split/Second, ragion per cui abbiamo colto al balzo la presentazione organizzata a Milano da Disney per fare il punto della situazione.

La grafica di Split Second è decisamente convincente. Più che il numero di poligoni delle macchine, spiccano le illuminazioni dinamiche e nebbie volumetriche.

Che dire di questo action-racing game? Per prima cosa, che è divertente! Il gioco, che ha già vinto il premio quale “Best Racing Game” ai “Game Critics Awards: Best of E3 2009”, finge di calarci in uno studio cinematografico che riproduce in tutto e per tutto una città al cui interno si svolgono le corse più devastanti della storia. Il termine non è usato a caso, dal momento che potremo infatti attivare dei veri e propri eventi esplosivi in grado di stravolgere permanentemente le dinamiche e i percorsi di gara.

Il modo in cui si gioca è semplice: si corre contro gli avversari con l’ovvio scopo di arrivare primi al traguardo ma, per farlo, ci si potrà avvalere di “mezzucci” non da poco. Guidando nel modo più spettacolare possibile (alla Project Gotham Racing, verrebbe da dire), si vedrà aumentare una barra radiale posta sotto al paraurti posteriore, rispondente al nome di “powerplay”. I modi per farla salire sono 5: distruggendo le altre macchine, effettuando salti dalle rampe disponibili, compiendo derapate in curva, restando in scia agli avversari o schivando questi ultimi quando stanno per esplodere davanti ai nostri occhi.

Rispettando i parametri appena spiegati, dunque, vedremo il powerplay crescere costantemente. Quando ne avremo accumulato a sufficienza, sulle macchine degli avversari comparirà un’icona che ci segnalerà la possibilità di attivare eventi a dir poco pirotecnici. Tra questi la press release ricorda la possibilità di fare esplodere i palazzi, far saltare il manto stradale o far rovesciare una cisterna che ovviamente sarà destinata a incendiarsi.

Avatar di Stefano Silvestri
Stefano Silvestri: Il suo passato è costellato di tutto ciò che è stato giocabile negli ultimi 40 anni. Dal ’95 a oggi riesce a fare della sua passione un mestiere, non senza una grande ostinazione e un pizzico di incoscienza.
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