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Split/Second

Un gioco di corse davvero esplosivo!

Chi scrive però ha anche assistito a eventi quali l’esplosione del tracciato che sprofondava quindi nelle fogne sottostanti, o l’abbattimento di una torre di controllo che modificava permanentemente il circuito dell’aeroporto.

Perché ciò accada, però, non basterà avere una barra del powerplay appena accennata, ma al contrario la si dovrà riempire fino in fondo. In questo caso il colore dell’indicatore diventerà rosso e si potranno attivare i cosiddetti Big Event, che innescheranno esplosioni ai limiti del concepibile. Un paio di esempi ve li ho appena fatti ma Disney ci ricorda non senza un certo compiacimento che si potrà anche richiamare un aereo che precipiterà sulla strada, far ribaltare sulla carreggiata una nave ormeggiata presso il porto, far deragliare un treno in mezzo al tracciato, scatenare il crollo di un grattacielo e altro ancora.

Se a questo aggiungiamo che il powerplay servirà anche a sbloccare le scorciatoie lungo il percorso, si capisce come Black Rock abbia deciso di dare a giocatori una libertà mai concessa finora, ovvero quella di modificare violentemente e irreparabilmente i percorsi di gara. Il concetto, sulla carta affascinante, trova pad alla mano un’applicazione davvero avvincente, poiché è bastato fare qualche giro di riscaldamento con Split/Second per dare il via a una serie di faide dinamitarde con gli altri concorrenti davvero memorabili.

Abbiamo appena attivato un Big Event facendo precipitare un elicottero sulla centrale termoelettrica sullo sfondo: indovinate che sta per accadere?

A differenza di quanto si è potuto sperimentare con Blur (e mi riferisco alla beta multiplayer: se non l’avete ancora fatto, prendetevi una della nostre key per accedervi gratuitamente), il titolo di Disney impone però una pianificazione più attenta delle proprie malefatte.

Là dove il gioco dei Bizarre ci pone nella condizione di premere scelleratamente sul bottone del pad deputato ai power-up, tale è il loro numero e la velocità con la quale si rigenerano, in Split/Second la barra del powerplay si carica con molta più lentezza.

Se volete provocare danni limitati potrete avvalervene 4 o 5 volte al massimo nel corso di una gara; qualora invece propendeste per soluzioni più radicali come i Big Event, le possibilità si ridurranno ulteriormente.

Insomma, parafrasando il noto gioco delle carte, si dovrà valutare con estrema cautela quando calare l’asso pigliatutto, perché in una partita ve ne capiteranno un paio al massimo. Eppure non si dovrà neanche essere troppo parsimoniosi, perché ogni volta che si verrà distrutti dagli avversari il nostro powerplay scenderà drammaticamente. Questo meccanismo, assicurano gli sviluppatori, varrà tanto in multi quanto in single player, dal momento che l’intelligenza artificiale “saprà” sempre quanto è carica la nostra barra e farà del suo meglio per tartassarci quando la vedrà salire troppo.

Dal punto di vista tecnico il gioco si difende egregiamente. Rispetto a Blur ha una grafica più dettagliata, macchine con più poligoni, una maggiore profondità di campo e un dettaglio più alto dei fondali, il tutto a 30 fps fissi sia su Xbox 360 che su PS3 (per saperne di più, guardate anche la nostra galleria fotografica ).

Avatar di Stefano Silvestri
Stefano Silvestri: Il suo passato è costellato di tutto ciò che è stato giocabile negli ultimi 40 anni. Dal ’95 a oggi riesce a fare della sua passione un mestiere, non senza una grande ostinazione e un pizzico di incoscienza.
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