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Star Wars: The Old Republic

BioWare per rivoluzionare la scena MMO.

Quando lo scorso anno LucasArts, BioWare ed EA svelarono il loro nuovo MMO, Star Wars: The Old Republic, lo fecero con grandi proclami, molta retorica e poche, pochissime informazioni. Il gioco era infatti avvolto da un fitto alone di mistero: tutto ciò che si sapeva è che ci sarebbero state le spade laser, una trama ricca e avvincente, compagni controllati dall'IA e magari un'atmosfera simile a quella di World of Warcraft (ovviamente nello spazio). Non rilasciarono alcun video, non comunicarono le classi previste né l'eventuale presenza di un sistema di PvP, e soprattutto, non dissero nulla riguardo alla struttura di questo incredibile progetto. In poche parole, non i fu svelato assolutamente nulla di ciò che desideravamo sapere.

Da allora gli sviluppatori hanno finalmente cominciato a rilasciare qualche notizia in più sullo sviluppo del prodotto (seppur con il contagocce), permettendoci di scoprire qualcosa sulle sue caratteristiche, attraverso blog e filmati (ma la notizia più rilevante è stata senz'altro l'annuncio della classe del Cacciatore di Taglie in aggiunta ai Jedi e Sith). Alla luce di quanto accaduto finora non ci aspettavamo però grandi cose da questo E3, e soprattutto non pensavamo di riuscire vederlo in azione…ma è successo, e non possiamo certo dire di esserne rimasti delusi.

The Old Republic è apparso solido, sufficientemente colorato e affascinante, e dotato di meccaniche di combattimento tanto precise quanto intense, e queste sono senz’altro le qualità giuste per un qualsiasi MMOG, indipendentemente dal fatto che manchi ancora un anno alla sua release. Prima di chiudersi a riccio sotto una pioggia di domande BioWare ha inoltre svelato una nuova classe, il Contrabbandiere, mostrando nel dettaglio anche alcuni aspetti della trama e del combattimento…ma ormai era troppo tardi, il loro ambizioso progetto era già sotto gli occhi di tutti. Ad oggi Star Wars: The Old Republic si prospetta davvero interessante e fortunatamente gli sviluppatori sembrano sapere esattamente cosa fare per renderlo un capolavoro, raccogliendo magari l'eredità del fu Star Wars Galaxies, abbandonato al suo destino.

Indipendentemente dalla loro fazione di appartenenza, ogni classe potrà orientarsi liberamente verso uno specifico allineamento morale.

Una delle cose su cui si stanno attualmente concentrando è la realizzazione di una narrazione ricca e completa che possa supportare e migliorare la "super-struttura" di un MMO. BioWare ha infatti affermato di essere delusa dall'approccio narrativo adottato da molte software house nei loro MMO e proprio per questo motivo ha promesso una storia epica che cambierà dinamicamente in base alle scelte fatte dai giocatori, tenendo conto della classe e della fazione selezionata.

Vi sembra un progetto troppo ambizioso? E allora cosa ne dite della decisione di BioWare di doppiare interamente il progetto? Si tratta di un obiettivo che richiederà grande lavoro ma che permetterà al prodotto di avvicinarsi alla qualità narrativa di un qualsiasi gioco in single player. Attraverso una dimostrazione incentrata sul Cacciatore di Taglie, BioWare ha infatti mostrato una conversazione a tre (durata diversi minuti) al termine della quale si aveva accesso ad una particolare quest. L'inquadratura cambiava costantemente per evidenziare al meglio ogni passaggio del discorso e non vi era alcun testo su schermo, eccezion fatta per le frasi pronunciate in una lingua aliena. Insomma, era essenzialmente un filmato.

Tra le classi disponibili nel gioco troveremo anche il Trooper.

Questa mossa non solo permetterà a BioWare di gestire la narrazione in maniera migliore, ma renderà l'esperienza di gioco decisamente più coinvolgente. Tutto questo suscita però diversi interrogativi, come quelli legati il doppiaggio dei personaggi controllati dai giocatori: ogni classe avrà infatti una singola voce generica e questo potrebbe minare il realismo e la credibilità dell'esperienza. Gli sviluppatori hanno inoltre dichiarato di essere intenzionati a negare ai giocatori la possibilità di saltare o leggere i dialoghi, un aspetto che potrebbe impoverire notevolmente il ritmo e l'intensità di gioco, specialmente per i giocatori più impazienti. Proprio per rispondere alle paure e alle perplessità di molti, BioWare ha però voluto sottolineare che le missioni e le quest proposte saranno tutte all’insegna della varietà, al fine di limitare la noia e la monotonia che potrebbero derivare dalla necessità di seguire ogni singolo dialogo; al momento non abbiamo motivi per dubitare delle loro parole, ma ci vorrà del tempo prima che i nostri dubbi scompaiano completamente.

Avatar di Davide Persiani
Davide Persiani: Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.
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