Suda51, tra genio e follia
Confessioni di una mente pericolosa.
Shadows of the Damned è ormai in dirittura d'arrivo e, come anticipazione dell'ultimo hands-on che precederà l'uscita del gioco, abbiamo pensato di proporvi una succosa intervista a Suda51, uno dei grandi nomi dietro a questo folle progetto.
Gli argomenti che abbiamo trattato riguardano le origini del gioco, le particolarità della storia e i motivi di alcune scelte che hanno portato alla creazione di un mondo assolutamente fuori di testa e di un protagonista tutto d'un pezzo.
Mikami si è concentrato principalmente sul combattimento, assicurandosi che il gameplay filasse liscio e che non ci fossero problemi. Per quanto mi riguarda mi sono occupato della storia e del concept generale del gioco, compreso il gameplay. C'è stato davvero moltissimo lavoro per questo gioco.
Considerando che stiamo parlando di una storia d'amore, il protagonista doveva necessariamente essere passionale e pronto a tutto pur di salvare la propria amata. Era fondamentale che fosse forte e coraggioso. Per questo ho scelto di creare un personaggio latino, più precisamente spagnolo. D'altra parte Mario è italiano, giusto? (ride)
Veramente ho sempre cercato con tutto me stesso di evitare le storie d'amore. All'inizio la storia che avevo pensato era molto complicata, probabilmente troppo per il grande pubblico. Mi è stato chiesto di semplificare un po' le cose e mi è stata proposta la storia d'amore come variante sul tema. Alla fine penso di aver lavorato bene e di aver creato una trama intensa.
Voglio dire...è dannatamente chiaro il motivo per cui Garcia voglia salvare la sua ragazza, giusto? Fra l'altro a darmi questo consiglio è stato un ragazzo italiano che lavora con noi!