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Super Mario Galaxy 2

Verso l'infinito e oltre.

Ogni volta è un po' come la prima volta, con quella vecchia volpe di Mario. Passano i decenni, cambiano le generazioni di console, mutano i giocatori, eppure quella sublime alchimia di giocabilità stellare e divertimento pick up & play rimane sempre la stessa, così impalpabile ma al tempo stesso così squisitamente concreta pad alla mano.

Serve ad ogni modo tutta la magia un po' speciale di Nintendo per riuscire a preservare e soprattutto a rinnovare, episodio dopo episodio, quella freschezza assoluta che contraddistingue ogni scampagnata che si rispetti nel fantasmagorico Regno dei Funghi: non si capisce mai come, non ci si spiega proprio perché, ma nei panni dell'Idraulico la sensazione è puntualmente quella di ritrovarsi in un contesto sempre nuovo e diverso ma al tempo stesso deliziosamente accogliente e familiare. La sensazione di ritrovarsi a casa, praticamente.

Super Mario Galaxy 2 rappresentava in quest'ottica un delicatissimo banco di prova: parliamo dopotutto del primo seguito diretto di un capitolo della serie principale ad apparire sulla medesima console da una ventina di anni a questa parte, e visti gli sbalorditivi standard qualitativi a cui ci ha abituato il predecessore (a mio avviso a mani basse tra i migliori titoli di questa generazione e non solo...), il rischio di evitare una spiacevole -ed inedita- sensazione di déjà vu sembrava sulla carta tutt'altro che scongiurato.

La telecamera, nonostante le sollecitazioni estreme e non del tutto ortodosse, si comporterà sempre in maniera egregia.

Come però insegna quella sagoma del Trap "mai dire gatto se non ce l'hai nel sacco..." e infatti ancora una volta la grande N è riuscita a sconfessare gli immancabili requiem da barsport forumistico, proponendo non un "semplice" videogame fenomenale, bensì un vero e proprio manifesto di game design e di genialità a 360° destinato a lasciare una traccia indelebile negli anni a venire.

È importante in effetti sgomberare il campo, esplicitamente e prima di qualsiasi analisi approfondita, da un punto non indifferente: contrariamente alle (superficiali) apparenze, Super Mario Galaxy 2 non risulta in alcun modo un data disk del primo episodio, né una collezione remixata di idee e soluzioni in qualche modo abbandonate o lasciate a metà durante lo sviluppo del prequel. Si parla anzi di un trionfo di trovate sensazionali e di sorprese capaci di lasciare a più riprese a bocca aperta, interdetti di fronte alla classe deliziosamente naif dimostrata ancora una volta da quegli irraggiungibili extraterrestri di Nintendo Tokyo.

Super Mario Galaxy 2 finisce così per essere la dimostrazione spaventosamente evidente di come in un'epoca spesso compulsivamente a caccia di poligoni, di effetti speciali ad ogni costo e di poderose esibizioni di videogame tutti muscoli (anche in senso letterale, a vedere le ipertrofiche proporzioni di certi personaggi in voga oggi), la differenza stia sempre e comunque nel gameplay e nella materia più puramente ludica del medium: scorrazzando senza soluzione di continuità per universi mozzafiato, rimbalzando tra planetoidi lussureggianti come in un cosmico flipper impazzito e lasciandovi coinvolgere da un vero e proprio delirio platformico senza precedenti, davvero non potrete non farvi contagiare da un'allegria e da una spensieratezza che rimandano alla primordiale essenza stessa del video-giocare.

Un piccolo assaggio dell'universo di Mario.