Super Street Fighter IV Arcade Edition
Un add-on ricco... ma non per tutti.
Erano mesi che gli appassionati di Street Fighter aspettavano l'uscita del contenuto aggiuntivo chiamato Arcade Edition, contenente quattro nuovi personaggi e, soprattutto, il bilanciamento del cast di Super Street Fighter IV.
Grazie all'inesauribile lavoro di Yoshinori Ono, che attraverso Twitter non ha mai smesso di stuzzicare i giocatori con immagini, rumor e via dicendo, le aspettative verso questo update sono cresciute notevolmente fra gli utenti meno hardcore, mentre chi era solito frequentare attivamente la community italiana dei picchiaduro non ha potuto fare a meno di mantenere un sospettoso distacco.
I primi video della versione da sala dell'Arcade Edition, infatti, mostravano uno Yun apparentemente imbattibile, destinato con tutta probabilità a diventare in un lampo il nuovo personaggio "autowin".
Ora che la versione scaricabile dell'Arcade Edition è finalmente disponibile al prezzo di 1200 Microsoft Point (la versione su disco uscirà a fine giugno), è giunto il momento di dissipare ogni dubbio analizzando a fondo tutte le novità introdotte da Capcom.
La verità è che questo DLC non è per tutti. Se siete visitatori occasionali del club del "quarto di giro più pugno", l'unico elemento che potrebbe spingervi ad acquistare l'update sono Evil Ryu, Oni, Yun e Yang, le quattro new entry del cast.
I nuovi volti, tuttavia, non sono che la punta di un iceberg fatto di ritocchi più o meno importanti, pensati principalmente per venire incontro alle esigenze dei giocatori più hardcore, quelli che invece di soffermarsi solo sulle animazioni e sulle mosse speciali dei personaggi conoscono l'importanza di concetti come frame, hit box e via dicendo.
Per tutte queste persone la presenza di quattro nuovi personaggi è sì importante ma non è nulla in confronto al resto del lavoro fatto da Capcom sullo scheletro di Super Street Fighter IV. Visto che i nuovi personaggi sono l'aggiunta più evidente, però, iniziamo la nostra recensione descrivendoli nel dettaglio.
Evil Ryu: la versione cattiva di Ryu non è altro che un mix tra il personaggio simbolo della serie e Akuma. Visivamente parlando lo spettacolo offerto da Evil Ryu è indubbiamente soddisfacente, sia dal punto di vista delle animazioni (quelle non riciclate) che da quello dell'impatto scenico, garantito dall'aura malvagia che circonda il modello poligonale.
Dal punto di vista del gameplay Evil Ryu offre diverse possibilità garantite dalla presenza di mosse storiche come l'hadouken e lo shoryuken, dal teletrasporto e dal dive kick di Akuma e dall'interessante Axe Kick, capace di coprire lunghe distanze e di evitare un buon numero di attacchi bassi. Il vero punto debole di questo personaggio è l'esiguo numero di punti vita, che costringe chi lo utilizza a non abbassare mai la guardia, soprattutto contro personaggi dotati di capacità offensive importanti.
Oni: Sebbene dall'aspetto possa sembrare una versione "dragonballizzata" di Akuma, già dalla prima partita ci si rende conto di quanto Oni sia diverso dal violento karateka demoniaco. Non solo le sue mosse speciali si allontanano drasticamente dal set tradizionale degli shoto (con le uniche eccezioni rappresentate da hadouken e shoryuken), ma anche gran parte delle normal sono inedite. Questo rende Oni un personaggio interessante da studiare, anche in virtù delle innumerevoli "zozzate" che è in grado di fare durante i combattimenti. L'air dash e le numerose possibilità durante il gioco aereo sono sicuramente gli elementi chiave del gameplay di Oni, che ha a disposizione un buon numero di strumenti con cui accorciare le distanze per causare danni ingenti.
Yun: Già presente in Street Fighter III: Third Strike, Yun si è guadagnato l'odio incondizionato di buona parte dei giocatori di Street Fighter. La sua rapidità di movimento unita a ottime normal, a special adatte ad ogni situazione e ad un numero imbarazzante di target combo e di hit confirm, rendono lo skater cinese uno dei personaggi più letali dell'intera rosa di Street Fighter.