Tales of Monkey Island: Launch of the Screaming Narwhal

Torneranno inoltre vecchi protagonisti della saga, come Voodoo Lady (che i più attenti ricorderanno già sotto contratto per cinque titoli della serie), affiancati da nuovi nemici, fra cui spicca il “terribile” Morgan De Singe. Numerosi anche i camei e i richiami sia all'intera serie che alle precedenti produzioni Telltale, con una piccola citazione per la serie di Wallace & Gromit

Passando alla parte meramente tecnica del prodotto, ci sono due elementi fondamentali che vale la pena analizzare: il sonoro e la grafica. La musica è opera di Michael Land (autore del motivo originale della saga) e seppur gradevolmente basata su un suono “nostalgico” che richiama in maniera consapevole quanto lui stesso propose in tempi passati con il chiaro intento di ammiccare allo zoccolo duro dei fan, risulta forse eccessivamente retrò e quasi troppo povera se confrontata con le produzioni attuali.

La parte grafica invece passa abbondantemente la sufficienza, con una resa che supera nettamente la precedente iterazione 3d della serie del quarto capitolo, con modelli definiti in maniera egregia e in grado, grazie alla varietà delle espressioni facciali prodotte, di rendere i personaggi attori navigati, convincenti nelle loro interpretazioni. Mi sembra in ultimo importante sottolineare l'estrema vitalità delle ambientazioni, capaci di rendere pulsante il mondo di gioco.

Il voto finale è la somma di tutti questi elementi: bisogna dar concretamente merito al gran lavoro svolto da Telltale che, nel pieno rispetto del canone e della tradizione, ha rielaborato con originalità e in maniera indipendente la serie di Monkey Island sfidando coraggiosamente i fan della serie, traditi ai tempi da un quarto episodio che fu bollato quasi unanimemente (da me per primo) come un qualcosa che non poteva essere considerato degno di Gilbert e soci.