The Chronicles of Spellborn
Un nuovo MMO all'orizzonte.
The Chronicles of Spellborn, ennesimo MMORPG pronto per tentare la scalata. C'è l' Unreal Engine dietro a un intero universo fantasy, canonico nell'impostazione e pertanto non particolarmente originale. Eppure, uno dei motivi che potrebbe spingere un qualsiasi appassionato del genere verso Spellborn è proprio la forte enfasi sulla storia. Oltre mille quest vi attendono nel corso dell'avventura. La speranza, da parte nostra, è che almeno un terzo di queste possa risultare di qualche interesse.
Inizialmente sarete chiamati a scegliere fra tre archetipi (Warrior, Mage e Rogue) ciascuno dei quali avrà a sua volta tre classi. Avrete un vasto set di opzioni per personalizzare il vostro personaggio, tra vestiario e armi, e stranamente potrete attirbuire qualsiasi oggetto al vostro avatar, a prescindere dalla classe scelta. Potete inoltre scegliere il sesso del personaggio, il colore della pelle, la stazza. Tutto sommato è un editor abbastanza complesso, intuitivo ed efficiente.
Ciò è dovuto al fatto che armature ed equipaggiamento non avranno alcuna statistica a loro associata. La loro valenza è quindi prettamente estetica. Potrà sembrare banale, ma ricordiamo che in titoli del genere la possibilità di personalizzare il proprio alter ego (e differenziarsi così dalla massa) assume comunque un'importanza non trascurabile. Nel prosieguo del gioco avrete ovviamente modo di collezionare strumenti e protezioni sempre più sofisticati, ma sempre legati al vostro appeal. Le abilità del nostro erore saranno incrementate tramite i Sigilli, elementi intercambiabili a piacere del giocatore.
Altro aspetto inusuale del gioco è la forte componente action. Le statistiche, chiaramente importanti, incideranno comunque fino ad un certo punto. Se si vuole colpire efficacemente un nemico sarà bene posizionarsi in maniera coretta davanti a lui, e se si vuole schivare i colpi avversari si dovrà essere pronti e agili. La visuale può essere selezionata a vostro piacere, passando dalla prima alla terza persona. Da quello che abbiamo visto sembra in molti casi preferibile la seconda, non fosse altro che per avere una visione più ampia dell'area di gioco e del margine di manovra. I combattimenti dovrebbero quindi avere un ritmo discretamente veloce e chiameranno in causa una buona dose di riflessi e tempismo. Svariati attacchi saranno più efficaci qualora riusciate a cogliere i nemici alle spalle: ciò implica l'esigenza di aggirare i vostri nemici al fine di causare danni maggiori con il minimo sforzo. Tale peculiarità si rivelerà cruciale nella modalità PvP, dove la velocità d'esecuzione e l'agilità dei personaggi sarà fondamentale per il raggiungimento della vittoria.
Anche il sistema di cura presenta un approccio inedito. Ogni classe avrà infatti la posibilità di rigenerarsi in qualche modo, evitando al giocatore l'esigenza di avere in squadra personaggi appositamente dedicati. Svaniscono quindi i classici sacerdoti, chierici e le altre classi dedite alla guarigione degli alleati. Ognuno potrà curarsi nel corso della battaglia, senza dover per questo rallentare il ritmo di gioco.
L'IA dei nemici sembra differente da quella vista in qualsiasi altro esponente del genere. I nemici non attaccheranno sempre a testa bassa, ma saranno altresì capaci di evitare i vostri attacchi e di sgusciare via in caso di difficoltà. Potrà anche capitare di veder fuggire via un avversario dopo appena due colpi ben assestati, ma anche qui bisogna stare attenti: inseguendolo potremmo plausibilmente finire in una trappola, con decine di "cattivi" ad accerchiarci.
I nemici umani rimangono comunque quelli più scaltri. Spesso agiscono in gruppi ottimamente amalgamati, con una buona differenza di classi. Ciò li rende abili ad adattarsi alle vostre tattiche, utilizzando i vari personaggi (e le loro specifiche abilità) a seconda della situazione. Il lavoro in questo senso sembra decisamente più raffinato rispetto alle solite routine tipiche di molti MMORPG.