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The Conduit

L'hype è più pericoloso degli alieni.

High Voltage ha però deciso di assecondare gli incontentabili, mettendoci a disposizione tutto un set di opzioni relative alla mappatura delle periferiche e al sistema di visualizzazione. Avremo pertanto modo di selezionare configurazioni differenti, con in più la possibilità di settare la sensibilità del mirino, il tipo di telecamera, il livello di trasparenza dell'HUD, la velocità di movimento del nostro personaggio e il grado di risposta di Wiimote e Nunchuck, sia in orizzontale che in verticale. Tutta roba calibrata con precisione millimetrica, capace di soddisfare finanche l'utenza più smaliziata (ogni riferimento agli irriducibili estimatori di mouse e tastiera è puramente casuale...)

Nonostante un così complesso set di controllo, il gameplay si rivela invece quanto di più classico si possa immaginare. I nove livelli di cui è composta la modalità in singolo non ci chiederanno che di fare fuoco su qualsiasi cosa ci si pari dinnanzi. Si procederà perciò attraverso gli scenari, si imbottiranno i nemici di proiettili, raggi laser e altre amenità e si procederà verso la fine dello stage.

Personaggi e location non brillano certo per originalità...

Segnaliamo fortunatamente la presenza di alcuni puzzle da risolvere tramite l'ASE (All-Seeing Eye, o DIVA nella versione italiana), tecnologico strumento in dotazione a Ford, che ci consentirà di rilevare oggetti e indizi invisibili ad occhio nudo, nonché di scovare trappole, nemici e pericoli di sorta.

Non è nulla di particolarmente sorprendente, ma a qualcuno di voi farà sicuramente piacere avere l'occasione di dar la sveglia ai propri neuroni tra un conflitto e l'altro, senza contare che l'ASE sarà protagonista di una delle corpose modalità multiplayer che esamineremo a breve.

Superfluo sottolineare a questo punto quanto canonica sia la direzione intrapresa dal team in termini di gameplay. Se da una parte il tutto si rivela funzionale alle esigenze dei giocatori (o più che altro degli appassionati), dall'altra non possiamo che puntare il dito sulla scarsità di situazioni cui saremo chiamati ad assistere. Terroristi, alieni di ogni forma e dimensione (alcuni di essi saranno gli immancabili bestioni aracniformi cui siamo tediosamente e tristemente abituati) e una sequela di ambientazioni da ripulire a dovere, in cerca di una via d'uscita per passare alla missione successiva. I titoli di coda appariranno nel giro di sei, sette ore al massimo.