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The Elder Scrolls V: Skyrim

Bethesda nel segno della tradizione.

La dimostrazione ha avuto invece un'impennata quando, all'uscita del dungeon, è stato possibile affrontare finalmente quel drago dal quale ci eravamo trovati costretti a scappare in precedenza. Questo tipo di creature, che potremmo associare a dei veri e propri boss di fine livello, daranno vita a furibondi combattimenti al termine dei quali sarà possibile assorbire lo spirito della creatura caduta e aumentare ulteriormente i propri poteri.

Purtroppo devo dire che la sequenza di combattimento cui ho assistito non mi ha particolarmente entusiasmato: il drago volava infatti in cielo con movimenti piuttosto innaturali, limitandosi a lanciare qualche fiammata di tanto in tanto.

Dopo averlo portato a metà vita con frecce e magie, questi si è appoggiato al suolo e da quel momento in poi finirlo si è rivelata ordinaria amministrazione. Non so se ciò fosse dovuto al fatto che Todd Howard magari si sia avvalso di qualche cheat funzionale alla dimostrazione, ma vedere un drago abbattuto da una tempesta di fulmini, un paio di fireball (!!!) e un paio di spadate, non mi ha dato particolare gusto.

Con l'uccisione di un secondo drago nei minuti successivi si è chiusa quindi la demo di Bethesda, che ha mostrato un gioco interessante ma, per quanto si è potuto vedere, senza particolari spunti di interesse. Ok, parliamo di un gioco che di nome fa "The Elder Scrolls V", il che dovrebbe bastare di per sé, ma se proviamo a ignorare per un momento il suo blasone, ci restano impressi negli occhi immagini di un prodotto dalla grafica un po' indietro rispetto ai nuovi campioni del genere (vedi The Witcher 2), e con un gameplay alquanto canonico che ci vede ancora una volta a confrontarci con meccaniche secolari, rese più macchinose del dovuto dall'interfaccia necessaria a selezionare le armi o le magie che, come già detto, impone molte pause al fluire dell'azione di gioco.

Skyrim è quindi un titolo che denota un approccio da parte di Bethesda forse troppo tradizionalista, che pare mirato più a mantenere intatto il bacino di utenti di Oblivion che non a provare ad allargarlo proponendo esperienze più innovative.

Una mossa azzeccata o un'occasione mancata? È senz'altro presto per fare dei bilanci, per cui non ci resta altro che invitarvi, come di consuetudine in questi casi, a restare "sintonizzati" su Eurogamer.it. Da qui alla sua uscita, avremo senz'altro modo di parlarvi più approfonditamente del gioco, la cui uscita è prevista per metà novembre.

The Elder Scrolls V: Skyrim sarà disponibile per PC, Xbox 360 e PS3 l'11 novembre.