Fumito Ueda racconta The Last Guardian
Le nuove informazioni sul progetto, il metodo di lavoro, il passato, il futuro, le speranze.
Son passati due anni da quando Famitsu ha svelato al mondo il primo titolo PS3 di Fumito Ueda, ufficializzato qualche mese dopo come The Last Guardian. L'hype è già alle stelle e non è una sorpresa: Ueda è l'uomo di ICO e Shadow of the Colossus del resto...
Il Tokyo Game Show appena concluso non ci ha lasciato nulla di nuovo relativamente al titolo, ma abbiamo avuto modo di intervistare il geniale designer per porgli qualche domanda sul passato, sul presente e, soprattutto, sul futuro:
Onestamente non me lo so spiegare. Sono stati pensati entrambi come prodotti giapponesi, arrivati in occidente quasi per caso. Il caso direi.
Dei punti in comune sono sempre esistiti, non è una novità.
L'arte è stata sempre la mia vita, ho studiato l'arte e sono onorato di essere definito in questi termini. Da quando sono in Sony ho sempre lavorato come impiegato in un certo senso e sono più concentrato sul prodotto in generale che su una sola sfaccettatura della produzione.
Non penso mai a un prodotto con una cosa o l'altra in mente. Per me l'importante è sfornare un qualcosa che per primo giocherei. Sarà che non amo il calcio...
Mi sono arrabbiato molto. Quel video ci aveva costretto a lavorare il doppio per arrivare preparati all'E3 ed è stato bruciato...