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The Secret of Monkey Island: Special Edition

Capolavoro senza tempo.

Nel mondo dei videogiochi il tempo scorre vorticosamente: i prodotti si succedono sugli scaffali ad un ritmo incalzante e quella che era la novità solo qualche mese addietro, si trasforma velocemente in qualcosa di obsoleto. Questa considerazione porta in seno due aspetti distinti per il videogiocatore medio: il lato positivo della medaglia è che non si ha mai tempo di annoiarsi e si ha l’opportunità di vivere infinite avventure, bruciando a velocità vorticosa migliaia di vite possibili e impossibili.

Il lato negativo è che un prodotto, una volta che perde il proprio posto nella vetrina del venditore di turno, rischia di cadere nell'oblio e di non poter essere apprezzato per quello che concretamente meriterebbe.

Se per i giochi prodotti negli ultimi anni, quest’ultimo aspetto può risultare quasi secondario, in virtù di forme di distribuzione come il digital delivery che permettono di avere sempre a disposizione questo o quel videogioco, per i capolavori del passato è un tema decisamente scottante in quanto ad esempio reperire una copia del The Secret of The Monkey Island originale è virtualmente impossibile, a meno di non decidere di mettere pesantemente mano al portafoglio e di foraggiare lo strozzino digitale di turno.

Ecco come era prima...

La notizia quindi di una rivisitazione di questo titolo del 1990 per XBLA e PC, ha assunto i connotati di un (benvenuto) fulmine a ciel sereno, soprattutto in virtù del fatto che erano anni che LucasArts sembrava aver dimenticato le proprie radici risalenti a quando ancora si chiamava LucasFilm.

Una precisazione iniziale è necessaria, sia per tranquillizzare i veterani videoludici che per allettare le nuove leve, a conoscenza del valore del gioco ma che non hanno mai avuto l'occasione per mettersi alla prova: l'Edizione Speciale è in tutto e per tutto uguale a livello di avventura, enigmi e dialoghi a quella originale. Gli unici cambiamenti sono relativi al comparto grafico, interamente ridigitalizzato in alta definizione, e al comparto audio che presenta delle tracce ricampionate con l'utilizzo di attori per il doppiaggio e di strumenti reali per la musica.

Chicca per i più nostalgici è la possibilità di poter passare dalla nuova edizione alla vecchia (e viceversa naturalmente) senza soluzione di continuità e senza andare ad intaccare il normale svolgimento del gioco.