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The Witcher 2: Assassins of Kings

Un'esperienza che tutti dovrebbero vivere.

Il gioco è finalmente uscito. Qualora foste interessati a completarlo al 100%, vi invitiamo a consultare la nostra soluzione completa di The Witcher 2: Assassins of Kings !

Nell'era delle console, in cui gli utenti PC si vedono troppo spesso ignorati o presi in considerazione con estremo ritardo, The Witcher 2 rappresenta il gioco della rivalsa.

Esattamente come accadde con il primo capitolo di questa squisita saga fantasy, infatti, anche con The Witcher 2 i programmatori del team CD Projekt sono riusciti a creare un'esperienza meravigliosa, capace di immergere i giocatori in un mondo fantasy crudo e deliziosamente verosimile.

Grazie all'eccezionale ispirazione garantita dai romanzi di Andrzej Sapkowski, The Witcher 2 si distingue per una trama solida, adulta e superbamente narrata attraverso dialoghi spesso indimenticabili.

Tutto questo, in ogni caso, non è certo una novità per coloro che hanno avuto il piacere di vivere le avventure di Geralt di Rivia già nel primo The Witcher, visto che tutti gli elementi che contribuirono a rendere il GdR dei CDProjekt una pietra miliare sono tornati anche stavolta, opportunamente tirati a lucido per la gioia degli appassionati.

La storia di The Witcher 2 inizia un mese dopo l'epilogo dell'episodio precedente, con un Geralt stremato in fuga nella foresta. Messo a dura prova dagli eventi conclusivi di The Witcher, il protagonista si accascia al suolo e perde i sensi, per poi riprendersi incatenato al soffitto di una cella e sorvegliato costantemente da due guardie decisamente poco ospitali.

Durante l'avventura di The Witcher 2 si ha a che fare con vecchie conoscenze già incontrate nel capitolo precedente.
Se supportato da un PC adeguato il nuovo motore grafico è in grado di gestire ambientazioni ampie e ricche di dettagli.

Da questa situazione ha inizio una sorta di tutorial, studiato per permettere ai nuovi utenti di prendere dimestichezza con i comandi del gioco e, soprattutto, per mettere subito alla prova la celebre dinamica "azione/conseguenza" già sperimentata nel primo episodio.

Anche in The Witcher 2, infatti, le azioni del giocatore portano sempre a conseguenze ben precise, che a differenza di quanto accade in tanti altri titoli non riguardano solo eventi circoscritti ma vanno a influenzare profondamente la trama, portando a un gran numero di epiloghi differenti e garantendo una rigiocabilità monumentale.

La narrazione del gioco procede seguendo ritmi ottimamente dosati, offrendo al giocatore la possibilità di scegliere se affrontare unicamente le missioni principali o se accettare le quest secondarie sparse all'interno dell'ambientazione di turno. Considerando che il gioco è diviso in un prologo piuttosto corposo (narrato direttamente da Geralt in persona) e da tre atti incentrati su altrettanti scenari vasti e articolati, c'è abbastanza materiale per lasciare soddisfatto qualsiasi giocatore, soprattutto se si pensa alla rigiocabilità garantita dalle scelte multiple.

Una volta avviata la partita saltano immediatamente all'occhio i notevoli passi avanti fatti a livello tecnico dal team di sviluppo, complice anche il nuovo motore grafico sviluppato internamente e sostituito all'ormai vetusto Aurora Engine.

Grazie a questa novità tecnologica The Witcher 2 è in grado di mettere in scena sequenze altamente spettacolari all'interno di ambientazioni ricche, dettagliate e popolate da un gran numero di NPC attivi e dinamici.

È un vero piacere muoversi per le ambientazioni che si susseguono nel corso dei tre atti in cui è divisa la storia (per circa 40 ore di gioco), osservando la vita e le abitudini del luogo, così com'è dannatamente affascinante soffermarsi ad ascoltare i dialoghi tra i passanti scoprendo nuovi dettagli relativi al mondo di The Witcher 2, alle credenze popolari o al modo in cui la gente comune vede il buon Geralt ("Perchè porta due spade sulla schiena?". "Forse perché le perde spesso!".).

CD Projekt ci spiega il 'mondo vivente' di The Witcher 2.
Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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