Top Spin 4
2K vince il Grande Slam.
Spesso, quando mi trovo davanti al sequel di un gioco particolarmente riuscito, mi interrogo su quante e quali difficoltà il team di sviluppo abbia dovuto affrontare per realizzarlo.
L'impresa non deve essere facile per tutti i generi, in particolare per quelli sportivi. Riuscire a realizzare una simulazione di una qualsiasi disciplina è già di per sé durissimo ma, una volta fatto, quanto può essere difficile superarsi?
Come vi avevo detto qualche tempo fa, il capostipite della serie Top Spin arrivò su Xbox quasi in sordina, ma mi conquistò in pochissimo tempo e riuscì nell'impresa di scalzare dal mio cuore di fan il grandissimo Virtua Tennis. Il terzo capitolo, uscito circa 3 anni fa, ha accompagnato infinite serate con i miei amici e fino a pochi mesi fa era ancora uno di quei giochi che non disdegnavo di inserire nella mia console.
Trovargli un difetto era un'impresa difficile e proprio per questo sviluppare il quarto episodio non dev'essere stato uno scherzo. Ho iniziato il mio test nella solita maniera, provando per prima cosa qualche partita veloce, poi l'editor, l'accademia di tennis e solo alla fine la modalità Carriera e il multiplayer.
Inizialmente avevo l'impressione che il gioco non fosse cambiato più di tanto, che gli sviluppatori si fossero limitati a limare il sistema di controllo per rendere Top Spin 4 più appetibile a tutti. Mi sbagliavo. Molto.
Nonostante il cuore del gioco sia infatti rimasto lo stesso, le modifiche apportate al gameplay hanno reso l'esperienza ancora più completa. Me ne sono reso conto proprio confrontando gli aspetti chiave con quelli del predecessore. L'editor dei tennisti, tanto per iniziare, è solo apparentemente simile a quello del precedente capitolo. I più svogliati potranno creare il proprio atleta in pochi, semplici passaggi, scegliendone al massimo l'acconciatura e qualche altro dettaglio estetico, ma chi avrà voglia di approfondire la cosa si accorgerà di quanto questo sia profondo.
La sola personalizzazione del volto potrebbe portarvi via un paio d'ore senza che ve ne accorgiate, visto che è possibile cambiarne anche i più piccoli dettagli. Lo volete con gli zigomi sporgenti e l'attaccatura dei capelli alta come Nicholas Cage? Potrete farlo. Volete invece creare un mostro che sembra uscito da un film di Carpenter? No problem.
Fatto questo potrete iniziare subito la vostra carriera nel circuito professionistico, ma il mio consiglio è di passare prima un po' di tempo nell'Accademia, per imparare al meglio il rinnovato sistema di controllo, cosa essenziale se vorrete fare bella figura online e non.
Oltre ai soliti diritti (e rovesci) piatti, in top-spin, tagliati e via dicendo, TS4 divide i colpi in tre categorie: normali, potenti e precisi. Fin qui niente di apparentemente diverso da prima, giusto? Giusto, ma è il "come" si realizzano questi colpi ad essere cambiato... e non poco.
Per i colpi normali c'è poco da dire, l'unica cosa di cui dovrete preoccuparvi è di arrivare sulla palla coil giusto anticipo e premere uno dei quattro pulsanti con un adeguato tempismo. Le cose si complicano con i tiri potenti, che richiedono una pressione più prolungata e quindi tempi di reazione nettamente più rapidi. Posizionarsi male sul campo e tentare di colpire alla massima potenza può dare due risultati differenti: palla in tribuna o comoda conclusione del punto per l'avversario.
Ci sono poi i tiri precisi, che rappresentano la vera novità di questa quarta uscita. In realta, a dire il vero, esistevano anche prima, ma il loro utilizzo era molto più macchinoso e inutile. In questo caso invece saranno spesso i vostri migliori amici.