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Transformers: la Battaglia per Cybertron

Stavolta si fa sul serio!

Dal punto di vista del gameplay, quanto meno stando al livello di difficoltà usato dagli sviluppatori per la demo, non abbiamo notato la necessità di avanzare nei livelli con particolare accortezza. Complice anche l’assenza di un sistema di copertura, Optimus e compagni hanno affrontato i nemici a viso aperto, senza mostrare alcuna tattica di sorta.

Il discorso ovviamente è cambiato una volta che si è giunti al cospetto del boss di fine livello, un mastodontico Omega Supreme sguinzagliato da Megatron. Le sue dimensioni non avevano nulla da invidiare agli Akrid più grandi di Lost Planet 2 e, come nel gioco di Capcom, la strategia per abbatterlo è consistita nell’accanirsi sui suoi punti deboli, cercando al contempo di evitare i suoi poderosi attacchi. Chi l’avrebbe mai detto, eh?

Una volta compreso allora che il single player non offre particolari guizzi creativi, si vorrà presto dare un’occhiata al multiplayer. Sotto questo punto di vista, stando agli sviluppatori, “Transformers: la Battaglia per Cybertron” offrirà la possibilità di giocare attraverso missioni, trama e intrecci con i propri amici grazie a una modalità online cooperativa drop in/drop out, nonché di creare il proprio personaggio per competizioni multiplayer testa a testa. Altro, al momento non è dato sapere, ma è previsto a breve un nuovo giro di presentazioni solamente per il multiplayer, per cui, come si dice sempre in questi casi, restate sintonizzati.

Una volta esaurita la trama principale, il gioco permetterà di sbizzarrirsi in multiplayer, le cui modalità sono però al momento ancora top secret.

Volendo avviarsi alla conclusione dell’ articolo, appare evidente che la sfida che attende questo prodotto non è delle più agevoli.

Se i predecessori avevano potuto sfruttare le favorevoli sinergie coi relativi lungometraggi, questa volta il gioco di Activision dovrà reggersi unicamente sulle proprie gambe, non avendo altra carta da giocare se non la propria bontà intrinseca. La quale, va detto, rispetto ai primi due giochi della serie è notevolmente migliorata, sebbene fosse difficile fare diversamente.

Di converso, però, con questo prodotto dai toni più maturi, pensato per gli estimatori dei Transformers della prima generazione (correva l’anno 1984), Activision finisce per andarsi a scontrare con dei veri e propri pesi massimi dell’action in terza persona, che presidiano il settore con fermezza. Volendo escludere Uncharted 2 più per le ambientazioni che non per il gameplay, restano pur sempre prodotti quali Gears of War 2, Lost Planet 2 e, solo parzialmente, Mass Effect 2, che già si rivolgono agli amanti dei third person shooter ad ambientazione fantascientifica.

La difficoltà dei combattimenti pare essere orientata maggiormente verso un'utenza casual.

Dovendo allora trarre un primo e sommario giudizio sulla base di quanto visto, possiamo dire che “La Battaglia per Cybertron” è sembrato un prodotto valido e curato, cui però pare mancare quel pathos, quella grinta o, diversamente, quel colpo di reni che gli permetta di svettare sulla spietata concorrenza.

Il brand comunque è forte, i due giochi che l’hanno preceduto sono stati dei successi al botteghino e sono numerosi i fan dei Transformers desiderosi di mettere le mani su un titolo ben confezionato e dai toni maturi.

Se a questo aggiungiamo le ben note capacità del marketing di Activision, possiamo guardare a questo gioco come a un prodotto che plausibilmente saprà accattivarsi le attenzioni di abbastanza estimatori da giustificare un possibile sequel. Dove, e questo è il nostro augurio, spinti anche dalla necessità di innovare per non ripetersi, gli sviluppatori troveranno il coraggio di osare un po’ di più…

Transformers: la Battaglia per Cybertron è previsto per questa estate.