TRON: Evolution
Prince of Mainframe.
Quanti anni sono passati dall'uscita di Tron? Meglio non fermarsi a fare troppi calcoli o finiremo col sentirci vecchi decrepiti e con lo scrivere una recensione depressa e deprimente. Invece di riflettere sul tempo ormai andato, concentriamoci sull'idea alla base della vecchia pellicola Disney, che all'epoca aveva qualcosa di veramente geniale.
In sostanza il film proponeva una versione umanizzata di ciò che accade all'interno dei computer, con programmi, virus e procedure proposte in versione antropomorfa e, soprattutto, senziente. Naturalmente la visione dell'informatica degli anni '80 era molto diversa da quella attuale ma questo non vuol dire che una versione moderna di Tron non possa ancora funzionare.
In attesa dell'arrivo dell'imminente pellicola cinematografica, i possessori di un PC o di una delle console in circolazione possono godersi un assaggio di ciò che li aspetta nelle sale con questo prequel poligonale.
Il gioco è disponibile in due forme molto diverse: quella per Wii e quella per gli altri sistemi con maggiori capacità di calcolo. La recensione che state leggendo è dedicata a TRON: Evolution per PC, PS3 e Xbox 360, ma a breve seguirà anche quella per la console Nintendo.
Appena iniziata la storia principale siamo stati accolti in un mondo molto diverso da quello che ricordavamo nel film. I programmi ora vivono in una sorta di enorme città al neon, dove oltre a interagire tra loro si esibiscono in comportamenti fin troppo umani (vi basti sapere che nella città è presente perfino un locale dove ISO e programmi socializzano di fronte a qualcosa da bere...).
In questa particolarissima ambientazione si svolge una storia piuttosto lineare, che fino alla fine segue un percorso estremamente prevedibile che non lascia spazio ad alcun genere di sorpresa. Dopo appena cinque minuti di gioco si ha già idea di come si svilupperanno le cose, ma nonostante questo la voglia di arrivare fino alla fine non manca mai.
Questo accade grazie al gameplay fluido e piacevole alla base della campagna di TRON: Evolution, che mischia sapientemente gli elementi platform ed esplorativi di Prince of Persia a un sistema di crescita basato sui livelli di esperienza e su una vasta gamma di potenziamenti interessanti.
Nell'arco dell'avventura non si deve fare altro che seguire un sentiero sempre ben definito, sfruttando le tecniche di parkour tipiche del protagonista. Tra balzi sovrumani, scalate vertiginose e corse sui muri, le fasi platform scivolano via in modo splendido, rivelandosi quasi sempre piacevoli e rilassanti.
In alcune circostanze, tuttavia, il nervosismo della telecamera unito ad alcuni errori nelle collisioni rendono il vagabondaggio attraverso il mondo di TRON: Evolution piuttosto seccante. In più di un'occasione, per esempio, ci è capitato di dover ripetere diverse volte lo stesso salto perché il protagonista si rifiutava di correre su un determinato muro, semplicemente perché non saltavamo dall'unico punto dove l'operazione poteva essere interpretata correttamente dal gioco.
Fortunatamente di casi simili non ce ne sono capitati molti. L'altra faccia di TRON: Evolution è quella dei combattimenti, che vengono portati avanti sfruttando contemporaneamente attacchi a distanza e combo ravvicinate, tutte basate sull'uso del disco di luce simbolo della serie.
Accumulando esperienza e avanzando di livello è possibile sbloccare quattro tipologie di dischi, che possono essere selezionate in un lampo semplicemente premendo una delle quattro direzioni sul d-pad. Cambiare disco si rivela fondamentale per trovarsi sempre in vantaggio nei confronti delle varie tipologie di nemici, visto che ogni avversario è vulnerabile a un tipo particolare di attacco.