Dark Souls
Faccia a faccia con la morte…
Il gioco è finalmente uscito. Qualora foste interessati a completarlo al 100%, vi invitiamo a consultare la nostra soluzione completa di Dark Souls!
Negli ultimi giorni non abbiamo fatto altro che morire. Spesso! Tutto questo semplicemente a causa di un gioco che, per ammissione degli stessi programmatori, sarà più difficile e bastardo di quel Demon's Souls che tante imprecazioni ha strappato ai giocatori di tutto il mondo.
Ebbene sì! Abbiamo provato a fondo un codice preview di Dark Souls, rimanendo letteralmente folgorati da questo seguito spirituale di uno dei giochi più difficili e gratificanti degli ultimi anni.
Seguendo le orme del suo predecessore, anche Dark Souls inizia subito con la creazione del personaggio, offrendo al giocatore la possibilità di creare l'avatar più adatto al suo approccio alla difficile avventura proposta dal titolo Namco Bandai.
L'editor si è rivelato essere piuttosto valido, visto che ci ha permesso di scegliere con estrema semplicità il sesso del personaggio, la classe (nel codice preview erano disponibili il guerriero, il cavaliere, il viandante, il ladro, il bandito, il cacciatore, lo stregone, il piromante, il chierico e il discriminato) e il dono di partenza (tra la benedizione divina per recuperare PV, il binocolo, la chiave universale, l'anello tribale della rigenerazione e via dicendo).
Sempre attraverso l'editor abbiamo scelto il tipo di fisico del nostro eroe (magro, grasso, con le gambe o le spalle grosse), l'acconciatura e il colore dei capelli e, per finire, il volto, selezionabile fra una serie di proposte predefinite o completamente personalizzabile nelle forme e nelle proporzioni.
Superata questa prima fase è giunto il momento di mettersi in gioco avviando la partita. Un lungo filmato ci ha introdotto le basi del mondo di Dark Souls, mostrandoci come nell'era degli Antichi, quando il mondo era popolato dai draghi e avvolto nella nebbia, il fuoco abbia improvvisamente portato la diversità nell'universo, generando la vita e la morte, il caldo e il freddo, la luce e le tenebre.
Proprio dall'oscurità sono emersi personaggi epici come Nito, Gwyn o il nano furtivo, che dopo essersi organizzati hanno dichiarato guerra ai draghi, causandone l'estinzione. Anni dopo, nel pieno dell'Era del Fuoco, fra gli esseri umani si distinguono i portatori del Segno Oscuro, marchio che identifica i Non-Morti.
Il protagonista di Dark Souls è proprio un portatore di questo marchio, un non-morto che al pari dei suoi simili viene imprigionato in un castello sperduto. L'avventura, non a caso, inizia proprio in una cella, dove un misterioso cavaliere offre al prigioniero un aiuto insperato, procurandogli la chiave della prigione.
Vista la sua natura di recluso il protagonista inizia il gioco semplicemente con i propri indumenti (quelli base) e con un'arma spezzata, che dopo pochi passi viene sostituita dall'arma principale della classe scelta e dall'immancabile scudo.
Esattamente come accadeva già in Demon's Souls, infatti, a prescindere dalla classe selezionata si avrà a disposizione uno scudo con cui difendersi dalle frecce, con cui parare gli attacchi o, con la giusta precisione, sbilanciare l'avversario aprendo un varco per i letali colpi critici.