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David Braben e il Kinect

Il creatore di Elite spiega il futuro del motion control.

Eurogamer: Stiamo già cominciando a vedere qualcosa di simile con il riconoscimento vocale di Mass Effect 3 e Kinect Sports: Season Two.

David Braben: Anche in Disneyland il gioco è controllato con la voce, il che è molto divertente dal punto di vista del giocatore.

Eurogamer: Le migliorie software hanno reso Kinect più accurato?

David Braben: Sì, sta migliorando. E soprattutto stiamo imparando a usarlo meglio. Questi due fattori insieme sono molto positivi.

Eurogamer: Adesso che hai avuto tempo per riflettere su Kinectimals, qual è il tuo bilancio su questo progetto?

David Braben: Sono molto orgoglioso. Ad essere sinceri, guardando il risultato finale, credo che l'abbiamo orientato troppo su un pubblico giovane.

Eurogamer: Perché?

David Braben mostra orgoglioso gli uffici di Frontier, lo studio da lui fondato al momento al lavoro su Kinect: Disneyland Adventures.

David Braben: Per sua stessa natura. Detto questo, è un ottimo prodotto con cui rilassarsi e ne vado molto fiero, è un gioco adorabile.

Il problema è che molti lo hanno ignorato per questo motivo, perché si basa sul fare amicizia con dei teneri cuccioli.

Eurogamer: Avrà un seguito?

David Braben: Chi lo sa? Non ne ho idea.

Eurogamer: Ma la cosa non ti dispiacerebbe

David Braben: No.

Eurogamer: Il tuo studio fa parte della seconda ondata di sviluppatori Kinect. Cosa possiamo aspettarci dalla terza, dalla quarta o dalla quinta?

David Braben: Ci sono un sacco di cose in più che possiamo ancora fare. Il bello di Kinect è che è probabilmente l'interfaccia analogica più accurata che abbiamo mai avuto.

Pensate per un attimo allo stick analogico, all'inizio pensavamo di poterlo controllare come un mouse, ma non è così. Non è abbastanza preciso. Il mouse lo è abbastanza ma solo perché è un strumento diverso, uno strumento attivo.

Attualmente utilizziamo gli stick analogici per controllare la direzione del movimento, ma non possiamo controllare la posizione. Lo stesso vale per il mouse. Sembra una rilevazione accurata, ma non lo è, è solo una percezione di accuratezza, data dal controllo analogico.

Se si usa Kinect per controllare la posizione relativa a qualcosa, ottieni un'accuratezza incredibile. È uno dei primi casi in cui si può utilizzare la posizione per quello che è, e non come movimento relativo a qualcosa. Questo è un grande cambiamento. Però non sappiamo ancora come utilizzarlo al meglio, ma miglioriamo a ogni tentativo.

Stiamo appena grattando la superficie, ciò che non abbiamo ancora visto, e ciò che mi aspetto di vedere come giocatore, è la combinazione creativa tra Kinect e controller tradizionali.

Mi piacerebbe tantissimo provare un Call of Duty con i controlli uguali a quelli di oggi, ma con la possibilità di muovere la testa per guardare al di là degli angoli o accucciarsi. È un ulteriore canale di comunicazione, un altro stick analogico, se volete, ed è molto semplice da usare.

Eurogamer: Probabilmente gli sviluppatori di Call of Duty hanno già testato qualcosa di simile.

David Braben: Se non lo faranno loro ci penseremo noi, è una cosa molto interessante. Per me è molto difficile distinguere tra di loro i vari shooter moderni. Sono tutti pieni di soldati moderni, armati con gli stessi fucili e con lo stesso sistema di controllo; solo le meccaniche cambiano, ma non più di tanto.

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Lorenzo Fantoni: Dentro un rugbista di 110kg dedito agli stravizi, batte il cuore di nerd vecchio stampo con lo sguardo perennemente abbronzato da uno schermo, anche d'estate.
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