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Deus Ex: Human Revolution

L'uomo da sei milioni di crediti.

L'approccio stealth di Deus Ex: Human Revolution invece è inevitabilmente più lento, ragionato e difficile, ma presenta innegabili vantaggi: si accumulano più punti da spendere in potenziamenti ma soprattutto permette di scegliere modi diversi per risolvere diversi problemi d'infiltrazione, anche usando sistemi non letali come taser, dardi stordenti o attacchi alle spalle in grado di regalare grandi soddisfazioni ai fautori della non violenza .

Al giocatore è data ampia possibilità di scelta ma bastano poche partite per rendersi conto di come il gameplay stealth sia stato sviluppato pensando più all'occultamento sfruttando ripari (à là Metal Gear Solid) che non al buio amico di Splinter Cell o Thief.

Quando qualcosa va storto le reazioni delle guardie sono abbastanza plausibili e vanno dal sospetto in caso di una nostra fugace apparizione o di un rumore molesto, alla ricerca attiva in caso di allarme o pieno avvistamento.

Quando si viene scoperti, non resta che darci dentro con tutto quello che si ha nell'inventario.
L'analisi accurata dei percorsi delle guardie e di altri apparati di sicurezza paga sempre.

Una volta che il giocatore è scoperto, l'intelligenza artificiale tuttavia non brilla per acume: anche quando si è con le spalle al muro è sufficiente controllare un angolo o una porta per impallinare con facilità il trenino degli assalitori. Di tentativi di aggiramento, granate per stanarci o assalti coordinati, nessuna traccia.

Un peccato, perché il sistema di potenziamenti avrebbe trovato ampia applicazione anche installato nel cervello dei nostri avversari, il cui comportamento è invece completamente scriptato quando sono di pattuglia. L'esperienza accumulata, le visitine alle cliniche specializzate e anche i punti di potenziamento che si possono trovare (molto raramente) sparsi per l'area di gioco, sono la moneta di scambio che ogni giocatore farà bene a investire con grande attenzione.

I patiti dell'infiltrazione avranno a disposizione impianti neurali in grado di facilitare l'individuazione dei nemici e del loro cono visivo, per non parlare di sistemi mimetici d'ispirazione Predator e tutta una serie di miglioramenti (tantissimi) volti a facilitare le operazioni di hacking che possono arrivare persino al controllo di torrette e droni sentinella.

Il minigioco di violazione di porte e terminali è visibile in uno dei filmati che trovate a corredo dell'articolo: occorre muoversi su una griglia cercando di arrivare al settore con la password prima che il sistema ci individui facendo partire un conto alla rovescia che in alcune situazioni può essere veramente drammatico, soprattutto se la guardia che abbiamo appena eluso sta completando il suo giro di ronda.

Chi invece ha intenzione di dedicarsi alle sparatorie più violente farà meglio a puntare a potenziamenti muscolari, protettivi o innesti che lo mettano in grado di controllare meglio il puntamento delle armi.

Preferite l'approccio stealth? Ecco il video che fa per voi...