Diablo III
Abbiamo sconfitto per voi la beta!
Ciononostante, una sensazione che mi ha pervaso durante le mie sessioni è quella di avere per le mani un titolo favoloso ma datato.
Siamo abituati a muoverci con un tale grado di liberta nei prodotti contemporanei che il vedersi bloccati al livello di telecamera, di angolazione, di personalizzazione e persino di movimento (WASD a volte è proprio il tuo migliore amico), sono limitazioni che danno la sensazione di trovarsi eccessivamente imbrigliati.
Il mouse insomma potrebbe non essere più il modo migliore per vivere un titolo come Diablo III, e credo non sia un caso se Blizzard si sia espressa così calorosamente a favore di un possibile porting su console.
Le dinamiche di gioco comunque ce la mettono tutta per farci dimenticare la semplicità e le limitazioni dei controlli, e nel nostro inventario fanno capolino nuovi oggetti che ci permetteranno di tramutare subito il nostro bottino in monete d'oro (Cauldron of Jordan), di scomporlo in componenti da utilizzare per forgiare armi e armature (Nephalem Cube) e di tornare a New Tristram in qualsiasi momento (Stone of Recall).
Inoltre durante le nostre avventure potremo trovare delle pagine di alcuni libri coi quali addestrare i nostri mercanti a realizzare equipaggiamenti sempre più potenti, vedendoli al contempo salire di livello.
Essi, come già detto in precedenza, giocheranno un ruolo molto più "forte" che non quello di semplici vendor: ci accompagneranno in alcune missioni, verranno plasmati dalle nostre scelte e, più in generale, saranno molto più integrati con la storia di quanto non sia stato possibile vedere prima d'ora.
Anche il concetto di "seguace" gioca un ruolo molto forte in Diablo III: verso la fine della beta salveremo un Templare che, grato, ci aiuterà a dare la pace eterna al buon vecchio Re Leoric. Il nostro alleato sarà da noi equipaggiabile, seppur in maniera limitata, e utilizzerà il set di skill che noi avremo impostato per lui, aggiungendo un livello ulteriore di complessità al gameplay.
Un'altra cosa importante e da non sottovalutare è che il livello di esperienza di ogni mercante sarà unico per tutto l'account. Ciò vuol dire che se lo farete 'livellare' con un personaggio, quando poi ne caricherete un altro troverete il vendor allo stesso livello al quale lo avevate lasciato.
Questa non è che una delle ottimizzazioni che riguardano la gestione degli account e che segna un netto passo avanti rispetto alle impostazioni ben note di Word of Warcraft. Ad esempio, i gold saranno condivisi tra tutti i personaggi, e gli oggetti accumulati saranno trasferibili tra un PG all'altro lasciandoli semplicemente in un apposito baule condiviso.
Stesso discorso poi per quanto riguarda l'Auction House: si potranno mettere in vendita gli oggetti di tutti i personaggi, non solo di quello che si sta giocando in quel momento. E gli item, anche quelli più rari, si potranno prima indossare e quindi scambiare o rivendere. Niente più "bind on equip", insomma.
Diablo III è ormai alle porte e tutta la complessità che Blizzard ha voluto inserire nel titolo deve di certo rappresentare un fardello non da poco, non a caso l'uscita è stata ulteriormente rimandata al 2012. Il semplice compito di dover bilanciare tutte le variabili appare veramente mostruoso e credo che il sistema di input subirà delle modifiche con l'andar del tempo.
Ad oggi siamo davanti ad un titolo mastodontico e bellissimo sotto ogni punto di vista. L'unica domanda, a questo punto veramente amletica, risiede nella possibilità o meno di poter dare il meglio di sé nonostante un gameplay che risente un po' del peso degli anni. Ma questo, potremo dirlo solamente in futuro...