Kingdoms of Amalur: Reckoning
Il gioco di ruolo più vasto di tutti i tempi?
Il mondo è molto colorato e i personaggi sono ricchi di poligoni e di particolari: siamo lontani (in meglio) dalla resa grafica sotto tono di DA2, e lo si nota dal primo istante. Come potete vedere dagli screenshot, l'ispirazione e la direzione artistica rimandano a un mostro sacro degli RPG, World of Warcraft, cosa che sia io che il Silvestri abbiamo notato quando abbiamo visto da vicino alcune razze del gioco.
Il mondo di Amalur, diviso in 4 regioni, sembra essere vastissimo: ci sono dozzine (!) di città visitabili e location completamente diverse tra loro dove la storia, della quale non sappiamo la durata, si dipanerà fino allo scontro finale che porrà presumibilmente fine alle nostre avventure. Saranno presenti zone paludose, montagnose e boschive. Per non dire anche ariose e per di più cavernose. Se le parole del product manager sono vere, ci troviamo davanti ad uno dei più vasti (se non il più vasto) RPG mai creati.
Uno degli aspetti particolari del vostro avatar sarà la specializzazione. Salendo di livello aumenterete le vostre skill preferite: in base alle vostre scelte, sarà il gioco (tramite delle cosiddette carte del destino) a scegliere la vostra specializzazione. Il video che ci è stato mostrato ci ha rivelato la presenza di decine e decine di questi tarocchi, che assomigliano molto a dei "Perk" o a dei Segni Zodiacali tipo quelli già visti in Oblivion.
L'abile PM di EA ci ha poi svelato un altro particolare interessante: poiché siamo stati riportati in vita arbitrariamente, siamo diventati padroni del nostro stesso destino. I fili delle tre Parche di God of War vengono quindi tagliati: il nostro destino era segnato ma ci è stata data una seconda possibilità che ha resettato tutto, rendendoci padroni del nostro fato e in grado di cambiare quello degli altri. In poche parole, abbiamo fatto la supercazzola alla Morte, inserendoci come una variabile impazzita nel gioco. Che cosa significhi questo in termini di sviluppo della trama, non ci è però ancora dato saperlo…
I pochi minuti che abbiamo passato con il pad in mano (su una bellissima versione PC giocabile col pad 360), sono stati piuttosto esaustivi. Il pad è necessario a meno che non abbiate 7 dita per mano: ogni personaggio ha infatti due attacchi con altrettante armi diverse, che possono essere caricati tramite la pressione prolungata del tasto adibito.
Solitamente un attacco è di tipo melee, l'altro un misto fra AOE e ranged. Un ulteriore tasto è assegnato alla schivata e uno alla parata. Premendo il grilletto di destra si ha accesso a 4 spell (o skill, se si ha un guerriero), ognuna assegnata a un preciso tasto di default.