Intervista a Massimo Guarini
Scopriamo chi è questo Game Director che si è fatto un nome all'estero.
Appena avuta una bozza completa di Shadows of the Damned ne abbiamo subito parlato con EA che dal primo momento ha creduto in noi e ha dimostrato grande interesse nel progetto. Da lì in poi il problema del permesso per utilizzare l' engine non lo abbiamo più avuto... voglio dire, non è facile trovare in un singolo progetto Suda, Yamaoka e Mikami !
Su questo ahimè ti devo dare ragione, non è stata un’impresa facile. Già un'artista come Yamaoka, con cui ho avuto il privilegio di lavorare con un rapporto più continuativo/ giornaliero rispetto agli altri, mi ha dato continuamente sempre nuovi spunti su cui confrontarmi e al tempo stesso rimaneggiare incessantemente le scadenze.
Non è facile coniugare l' aspetto artistico con quello aziendale, soprattutto in una situazione dove artisti come Yamaoka hanno l' ispirazione all'improvviso e si dedicano a comporre ciò che gli viene sul momento. Inoltre, essendo un vero professionista, in più occasioni ha rivisto quanto fatto e voluto continuamente migliorare quanto realizzato precedentemente sino al minimo dettaglio.
Si, è venuto a Tokyo in alcuni periodi precisi per rivedere e rigiocare continuamente SotD dando con i suoi feedback nuove idee o correzioni alle dinamiche di gioco. È stato molto interessante entrare in contatto con un game designer di così gran talento.
Yamaoka ha curato tutto l' aspetto sonoro del gioco, Mikami ha collaborato al gameplay e Suda ha avuto l'idea di base del gioco aggiungendo qua e là il suo tocco personale in fase di sviluppo, in modo tale da permettere alla gente di riconoscere in SotD alcuni elementi distintivi della sua personalità e del suo stile.
Dire benissimo è dir poco. Non è il tipico executive manager interessato solo a rispettare le scadenze o ai risultati finanziari. Suda è innanzi tutto un fruitore oltre che un cultore dei videogiochi, ha una grande esperienza, crede in quello che fa, e come lo fa è sotto gli occhi di tutti.
Oggettivamente è uno dei pochi game designer giapponesi che negli ultimi 10 anni sia riuscito a emergere e a diventare indipendente con giochi originali. E questo senza mai compromettersi sotto il profilo della qualità o dell'originalità. Non è da tutti.
Lavorare con lui è stata un'esperienza unica e di grande arricchimento professionale. Ad oggi in molti stanno seguendo l'esempio di Suda ma in Giappone è estremamente difficile riuscire a produrre e a farsi distribuire se non si è con le quattro major, ovvero SEGA, Bandai, Capcom o Square.
Per altro sotto il profilo dei diritti in Giappone il creatore di un videogioco non è proprietario di nulla. Tutto ciò non facilita l'indipendenza di una persona in questo settore, con la conseguente difficoltà nel veder sviluppare giochi realmente originali.
Sì, Suda, Yamaoka e Mikami hanno collaborato in sinergia tra loro seppur in tempi diversi, visti i numerosi impegni che avevano su altri fronti. Chi ha fatto per così dire da "imbuto" delle loro idee/correzioni sono stato io, che ho coordinato a tempo pieno lo sviluppo del gioco.
Massimo Guarini è attualmente al lavoro sul progetto Ovosonico che si occuperà non solo di giochi ma, a quanto pare, anche film e musica. Tenete d'occhio la sua pagina web!