Driver: San Francisco
Chi ha più bisogno del single player?
Attenzione però, perché questa operazione può comportare la perdita di preziosi secondi (come ad esempio non trovare nessuna macchina nei paraggi che faccia al caso vostro), e a voi starà la scelta del rischio da prendere.
Va poi detto che laddove lo Shift avrebbe causato dei veri e proprio sbilanciamenti nel gameplay, esso è stato del tutto eliminato. Una scelta degna del massimo rispetto, che dimostra come i Reflections sappiano quand’è il momento di abbandonare le proprie idee anche se sarebbe più comodo portarle avanti dall’inizio alla fine.
Di fronte a 19 modalità multiplayer, il vostro scrivano ha dovuto ovviamente optare per quelle ritenute più rappresentative da Ubisoft, quindi non aspettatevi una completa descrizione di tutto ciò che il multi di Driver: San Francisco ha da offrire. Quanto ho visto lo trovate però elencato qui di seguito, e comunque non è poco…
La prima modalità testata è stata la Scia Infuocata: in essa abbiamo una DeLorean indistruttibile (e che non è possibile ‘possedere’) che, per completare l’ovvia citazione di Ritorno al Futuro, se ne va per le strade di San Francisco lasciando dietro di sé per l’appunto una scia. Guidandoci sopra si guadagnano dei punti e alla fine della sessione vince chi ne ha fatti di più.
Facile? Ovviamente no, perché non solo la maledetta DeLorean se ne va a zig zag in mezzo al traffico (e statele voi sempre dietro, se ci riuscite), ma gli altri concorrenti faranno ovviamente a sportellate per togliervi di torno e mettersi loro in scia. Il sottoscritto, dopo un paio di fuori strada, ha mangiato la foglia e si è ‘impossessato’ solo di SUV, vincendo facilmente la gara. Uomo avvisato…
Successivamente abbiamo provato la modalità Eliminazione, in cui un fuggitivo deve raccogliere dei pacchetti (di droga?) in giro per la città, passando attraverso dei checkpoint. Non può usare lo Shift, in compenso una volta raccolti tutti i pacchetti vincerà la sessione. Tutto qui? Beh, gli altri guidatori si metteranno alle sue calcagna con le macchine della polizia, e potranno sfruttare l’effetto Shift. Un consiglio? Se siete quelli in fuga, preferite i vicoli secondari, che non sono trafficati. Ciò vuol dire che non ci saranno macchine di passaggio e che quindi i vostri inseguitori non avranno alcun automobilista da “possedere” nelle vostre vicinanze.
Abbiamo poi disputato dei Mini GP, delle gare veloci da massimo due minuti, nelle quali bisognava passare attraverso alcuni checkpoint e tagliare il traguardo per primi. In questo caso, com’è facile capire, lo Shift è stato disattivato e l’unico consiglio è di guidare pulito. Per quanto possibile, ovviamente, dato che in una gara ci siamo trovati a risalire Russian Hill, una nota strada di San Francisco tutta tornanti, dove i tamponamenti e i tagli di curva sono stati all’ordine del giorno.
A seguire è stata la volta di giocare a Ce l’hai: qui c’è uno che scappa e gli altri che gli corrono dietro. Il primo che tocca il fuggitivo diventa l’inseguito. Chi ce l’ha, accumula punti e a fine sessione vince chi ne ha di più. In questa modalità lo Shift è fondamentale e spesso vedrete delle macchine nell’altra carreggiata venire di colpo possedute e scartare verso di voi in cerca dell’impatto. Come in Eliminazione, muovetevi lungo le vie secondarie.
Non male, eh? Bene, sappiate che poi abbiamo provato anche la modalità Incursione, nella quale c’è una “base” (un tratto di strada), delle macchine in difesa e altre in attacco. Queste devono riuscire ad arrivare dentro la base, ma attenzione perché entro un certo raggio dal traguardo lo Shift viene disabilitato.
