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Driver: San Francisco

Chi ha più bisogno del single player?

Quelle in difesa invece dovranno colpirvi: se ci riusciranno, verrete sbalzati fuori dal vostro corpo e dovrete “possedere” un’altra macchina al di fuori del perimetro di sicurezza. In questo caso, in prossimità della base, se attaccate guidate usando “traiettorie sbagliate” ma proprio per questo imprevedibili. Se difendete, può essere utile creare dei posti di blocco nei punti strategici.

A seguire è stata la volta di Corsa ai Checkpoint, che sembra un parente stretto dei MINI GP, con la differenza che una volta che vengono attraversati dal leader della corsa, i checkpoint diventano dapprima rossi e quindi scompaiono. Quelli rimasti nelle retrovie devono pertanto affrettarsi o non riusciranno a passare sotto di essi per tempo (si guadagna 1 punto per ogni checkpoint). Potete usare lo Shift per recuperare le posizioni perdute ma ricordate che ogni punto di controllo superato in fase “extracorporea” non vi varrà alcunché. A voi la scelta se prendere o meno il rischio.

Ancora in modalità Scia Infuocata: stavolta tocca a noi farci spazio!

Ha poi chiuso la lista delle modalità provate la Staffetta, nella quale si viene divisi in due squadre con l’obiettivo di portare per primi la fiaccola al traguardo. La staffetta causerà un insolito dispendio di carburante, ragion per cui un compagno di squadra dovrà sempre essere in coda pronto a raccogliere il testimone non appena il “tedoforo” resterà a secco.

Con questa modalità, s’è conclusa la prova del multiplayer di Driver: San Francisco. Se a quanto descritto aggiungete un servizio online che sta a metà tra il Social Club di Rockstar e l’Autolog di Electronic Arts, dove ad esempio vedere quello che fanno i nostri amici e sfidarli o creare dei video con le proprie performance per metterli online, si capisce come di carne al fuoco ce ne sia davvero tanta. Anche le finezze non mancano, comunque, come finalmente la possibilità, mentre si attende nella lobby che la gara inizi, di andarsene in giro liberamente per le strade di Frisco.

I giocatori progrediranno acquisendo punti esperienza nella modalità multiplayer, partendo dal livello 0 fino a giungere al 40 (il massimo). Come ormai vuole la tradizione del multiplayer, mano a mano che si salirà di grado si vinceranno nuove abilità, armi basate sullo SHIFT, veicoli addizionali per sfruttare lo Swap e opzioni di personalizzazione del proprio avatar.

Un malvivente prova a darsela a gambe nella modalità Eliminazione: le macchine della Polizia gli sono alle calcagna.

Approfondendo il discorso relativo alle “armi” sbloccabili, esse sono Swap, Spawn e Impulso. Lo Swap è la possibilità di cambiare istantaneamente la macchina con quelle nel proprio garage, sbloccate durante la campagna single player. Lo Spawn permette invece di creare un veicolo dal nulla, ideale per un attacco a sorpresa o se il proprio avversario si infila in un vicolo secondario. L’Impulse invece consente di spingere e danneggiare una macchina avversaria, e utilizza un meccanismo in cui tracciando il bersaglio prima di colpire si ottiene il massimo effetto.

Come si capisce da questo hands-on, dunque, basterebbe solo il multiplayer a giustificare l’esistenza di Driver, così come accaduto nel caso dello sfortunato Blur. Ed è proprio ripensando alla fine fatta da Bizarre dopo la release di quel titolo, o ai Black Rock in seguito alla pubblicazione del concorrente Split/Second, che mi domando se Ubisoft sia consapevole del rischio che si sta assumendo nel proporre un titolo indubbiamente valido ma che va a insediarsi in un segmento di mercato che, negli ultimi mesi, ha mietuto vittime illustri.

Questo, più che il modello di guida eccessivamente “muscle” e quindi non troppo adatto alle dinamiche di gioco proposte (mi sono trovate a imprecare varie volte per il sovrasterzo eccessivo di buona parte dei veicoli) è forse il vero pericolo che Tanner dovrà sventare. In gioco ci sarà la possibilità per lui di risvegliarsi da quel coma in cui è precipitato dopo gli ultimi episodi di una serie, quella di Driver, che così che non sembra ha esordito ormai dodici anni fa.

Driver: San Francisco sarà disponibile dal primo settembre per PC, Xbox 360, PlayStation 3 e Wii.

Avatar di Stefano Silvestri
Stefano Silvestri: Il suo passato è costellato di tutto ciò che è stato giocabile negli ultimi 40 anni. Dal ’95 a oggi riesce a fare della sua passione un mestiere, non senza una grande ostinazione e un pizzico di incoscienza.
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Driver: San Francisco

PS3, Xbox 360, Nintendo Wii, PC

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