Prototype 2 - preview
Eurogamer sulle tracce di Alex Mercer...
Quando il primo Prototype uscì nell'estate del 2009, apparve subito come un interessante titolo sandbox che univa violenza spropositata, mostri, super poteri e l'interessante abilità di poter assorbire le identità dei propri nemici dopo averli inglobati. Un'esperienza di gioco totale, quindi ...
Beh, diciamolo senza troppi preamboli, quando ho saputo dell'annuncio di Prototype 2 non capivo sinceramente il motivo di questo secondo capitolo. Il fatto è che vestire i panni di Alex Mercer era già di per sé un'esperienza estrema, ultraviolenta e appagante, anche se a volte ripetitiva.
Dunque, dopo aver distrutto centinaia di carri armati, eliminato centinaia di mostri e volato sopra ogni palazzo, conoscendo tutto ciò che potevamo sul virus e sulla Blackwatch, non mi sembrava rimanesse molto altro da fare per un titolo che potesse spingersi ancora più in là.
Evidentemente a Radical Entertainement non la pensano come me, anzi, grazie alla loro decisione di portare il gioco alla Games Week, ho avuto la possibilità di darci un'occhiata e scambiare due chiacchiere con Dave Fracchia (sì, ha origini italiane), Vice President of Technology di Radical.
Il principale cambiamento è che il protagonista originale, Alex Mercer, non è più il fulcro della storia, anzi, adesso veste addirittura i panni del cattivo principale. Al suo posto i giocatori impersoneranno il sergente James Heller, un uomo che a causa del virus ha perso la sua famiglia e che proprio del virus è rimasto vittima, con tutte le mutazioni che ben conosciamo.
L'obbiettivo di Heller è ovviamente Mercer, ritenuto dal militare il responsabile della sua perdita, ed è disposto a tutto pur di vendicarsi, anche a uccidere, devastare e smembrare i suoi ex commilitoni, che stanno cercando in tutti i modi di contenere l'infezione.
Uno dei principali problemi con il gameplay di Prototype era il ritmo di gioco: troppo schizofrenico e polarizzato. O la situazione era calmissima e nessuno vi considerava, o all'improvviso era come pestare un nido di calabroni, ed era meglio scappare piuttosto che affrontare orde e orde di nemici; mancava però uno status intermedio.
"New York Zero sarà divisa in tre zone di pericolosità crescente: verde, gialla e rossa."
Forse, proprio per bilanciare questa situazione, gli sviluppatori hanno suddiviso New York, ribattezzata, "New York Zero", in tre zone ben distinte. La zona rossa, che corrisponde più o meno a Manhattan, è una sorta di inferno in cui il virus e i mostri hanno preso il sopravvento; quella gialla è una zona di quarantena in cui la situazione è leggermente migliore ma dove la gente vive come può; quella verde infine è totalmente controllata da Blackwatch, ed è una zona sostanzialmente sicura per tutti tranne che per Heller. Ogni area ovviamente avrà una propria identità, architetture distinte e un feeling differente, una gradita modifica che spezza la sostanziale monotonia di paesaggio che colpiva il primo capitolo.
Per quanto riguarda il gameplay invece, i cambiamenti non sono stati poi così radicali, anzi, la sensazione generale è che più o meno Heller possa fare tutto ciò che poteva fare Mercer, voli tra i palazzi e camminate sui muri comprese, solo che invece di poter contare su tutti i propri poteri contemporaneamente, potrà attivarne soltanto due alla volta.
A detta degli sviluppatori, questa soluzione dovrebbe rendere la situazione più interessante, costringendo il giocatore a compiere delle scelte, selezionando i poteri che ritiene più congeniali al proprio stile di gioco o alla situazione, o semplicemente che causano il maggior numero di morti nel minor tempo possibile.
A dire il vero Heller può contare anche su alcune nuove interessanti mosse, e più in generale sembra che i risultati siano ancora più splatter, anche se pare impossibile. Uno di questo nuovi poteri è la cosiddetta "bio-bomb" che gli permette di infettare una guardia e farla esplodere dopo qualche secondo, magari dopo averla lanciata contro un carro armato.
"Heller può contare su alcune nuove mosse, se possibile ancora più splatter."
Un'altra possibilità di Heller è capire se il suo bersaglio sia osservato da qualcun altro oppure no, o di individuare un determinato bersaglio nella città utilizzando una sorta di sonar. Queste due abilità saranno fondamentali per poter assorbire e impersonare i soldati e gli scienziati di Blackwatch, così da sbloccare poteri o nuove parti della trama, perché se il vostro obbiettivo è osservato non riuscirete ad assorbirlo.
L'ultima interessante possibilità è quella di strappare via le armi dai mezzi, come ad esempio il lanciarazzi da un elicottero, per poterlo utilizzare durante gli scontri. Va comunque detto che alla fine la tattica di lanciare le automobili come se fossero sanpietrini si rivelerà sempre la più vincente e spettacolare.
Tecnicamente parlando il gioco è senza dubbio un passo in avanti, visto che tutto gira perfettamente (anche se ciò che abbiamo visto era una pre-Alpha), e nonostante il caos presente sullo schermo la grafica appare leggermente migliorata e dettagliata.
Prototype 2 dunque sembra in grado di correggere gli errori di gioventù del suo predecessore, presentando un prodotto senza dubbio migliorato ma che non brilla per originalità, che piacerà senza dubbio a chi ha apprezzato il primo capitolo.