RAGE

Funzionale a questo cambiamento, che non è inedito ma prende spunto da numerosi altri titoli concorrenti, è la decisione di Kevin Cloud e soci di introdurre due elementi importanti nella gestione della progressione dell’avventura: l’economia (da cui dipende l’acquisto di munizioni ed equipaggiamento) e il relativo inventario da consultare al momento giusto.

I fan degli RPG si mettano pure il cuore in pace: la complessità di System Shock 2 è lontana, visto che il giocatore può tendenzialmente ignorare pecunia e bagagli concentrandosi solo sull’azione di sterminio. Tuttavia, per vedere i titoli di coda agli alti livelli di difficoltà non si potrà prescindere dal fare economia e dall’accoppiare l’arma al potenziamento giusto per affrontare l’intelligenza artificiale che il gioco ci mette contro.

Insomma, la prima impressione di RAGE è stata molto positiva: non il solito FPS basato sui riflessi e sulla potenza di fuoco ma un gioco che fa del mix tra free roaming e la gestione tattica delle battaglie più feroci, la sua arma migliore.

I presupposti per un giocone paiono dunque esserci tutti: tecnicamente è uno sballo, la trama non è poi così insulsa e le sparatorie sono impegnative e adrenaliniche al punto giusto. Abbiamo già incamerato un proiettile con stampigliato il nove in occasione della recensione? Non proprio: il passaporto per il capolavoro richiede la timbratura di altri visti.

Quello della longevità promette bene, vista la parziale struttura aperta. In qualche missione è però capitato di ripercorrere strade già battute: speriamo quindi che Id non abbia esagerato con il backtracking. In ogni caso la prima impressione farebbe presupporre che si tratti di un gioco da almeno 10-15 ore di impegno complessivo.

Del multiplayer poi non si sa ancora praticamente niente, ma è lecito pensare a uno sparatutto più moderno, in cui l’uso dei gadget visti nella modalità storia permetta di andare oltre il semplice frag, aumentando la componente tattica a prescindere dalle modalità che verranno implementate.

Le versioni console, sebbene Carmack sia riuscito a spremere la current gen oltre i limiti che parevano possibili (60 fps sia 360 e PS3, e una resa grafica eccellente), non sono in grado di attestarsi sullo stesso livello di quella per PC. Altro carburante per l’eterna diatriba tra PCisti e consolari? Per scoprirlo non ci resta che attendere il prossimo 18 settembre (sì, il gioco è appena slittato di un mese). In quella data capiremo a quale filo è appeso il futuro di un’azienda simbolo del gaming moderno.