Resistance 3
Morte ai Chimera!
Per alcuni questo potrebbe rappresentare un difetto non proprio trascurabile, ma se non foste fra questi Resistance 3 saprà senz'altro regalarvi un'esperienza degna di essere assaporata dall'inizio alla fine.
L'avventura proposta, disponibile anche in co-op online e locale (con split-screen orizzontale), è infatti un vero e proprio inno al caos; attraverso il suo grandissimo numero di sparatorie, intensi boss fight ed entusiasmanti fughe per la sopravvivenza, l'ultima fatica di Insomniac vi proietterà nel vivo di una guerra che vi vedrà occupare nuovamente il ruolo di protagonisti, regalandovi tante emozioni ed altrettanto divertimento.
Come prevedibile gli sviluppatori hanno mantenuto pressoché inalterata la struttura dell'avventura (progressione lineare, tante sparatorie ecc...) ma a stupire non è tanto il processo di ottimizzazione che ha investito quasi ogni aspetto dell'esperienza, bensì alcune discutibili scelte degli sviluppatori che, almeno secondo chi vi scrive, rappresentano un piccolo passo indietro per il franchise.
Alcuni di voi ricorderanno che due degli aspetti più discussi del primo capitolo della serie furono il sistema di ripristino di energia, legato a speciali oggetti curativi, e la presenza di un inventario illimitato volto a permettere all'ormai defunto Hale di portare con sé quante più armi riuscisse a trovare.
Tali feature, proprie di un'epoca videoludica ormai passata, furono messe da parte con l'uscita di Resistance 2, ma sorprendentemente gli sviluppatori hanno operato un secondo dietrofront, reintroducendole entrambe.
In un videogame il cui principale obiettivo è dare la sensazione di essere la preda e non il cacciatore, la possibilità di portarsi dietro un arsenale che farebbe impallidire anche il miglior Rambo appare quindi un controsenso. Che senso ha cercare di far sentire il giocatore con le spalle al muro se poi lo si rende pressoché inarrestabile?
Tutto questo si riflette chiaramente sull'effettiva esperienza che, nonostante l'ottimizzazione delle dinamiche di gioco e del gameplay, determina una leggera perdita di stimoli e una difficoltà generale decisamente più abbordabile. Gli irriducibili della categoria probabilmente non approveranno questa semplificazione.
Ampio spazio è stato poi dedicato all'intelligenza artificiale che, pur non essendo così sconvolgente come gli sviluppatori avevano anticipato in fase di pre-release, si dimostra comunque uno dei principali pregi di questo attesissimo sequel.
A differenza del passato dove i Chimera apparivano più come delle belve impazzite piuttosto che come delle creature effettivamente senzienti, in Resistance 3 l'ormai nota razza aliena evidenzia maggiori sfumature che, complici i comportamenti dinamici e distintivi di ogni tipologia di nemico, rendono le battaglie che si è chiamati ad affrontare più intense, stimolanti e soprattutto imprevedibili.