The Darkness II
Appuntamento al buio con 2K Games.
Se abitate nel nord Italia e fate un po' di zapping sul digitale terrestre, potreste essere incappati nel sottoscritto intento a parlarvi di videogiochi nella trasmissione Games Tech, trasmessa sul canale 294.
In questo programma, realizzato in collaborazione con Eurogamer.it insieme ai miei due compagni d'avventura (Maria Remi e Alessandro Avallone), cerco di divulgare ogni giorno per mezzora la cultura videoludica al pubblico allargato della televisione.
Una delle cose che mi hanno più colpito, in questi primi mesi di collaborazione, è la spasmodica attenzione della regia verso la violenza che spesso accompagna le nostre scorribande digitali. I video che passiamo dalla nostra EGTV vengono infatti scrupolosamente passati al vaglio censorio, che cerca di trasformare il nostro medium in un qualcosa di presentabile anche alle tre del pomeriggio.
Se il gioco di cui si parla è un PEGI 3, tutto è in discesa; ben diverso è il caso di un PEGI 18, al punto che spesso i contributi trasmessi sono davvero brevi. Nel caso di The Darkness II, che ho avuto modo di provare poche ore fa e che ho messo nella scaletta di Games Tech per settimana prossima, comincio seriamente a pensare che sia inutile mandare un qualsiasi filmato al montatore. Probabilmente lo taglierebbero tutto!
Il gioco infatti è un PEGI 18 che più di così si muore, e pur avendovene già parlato in un hands-on di qualche mese fa, mi ha appena stupito per la brutalità di alcune situazioni proposte.
La storia, lo ricordiamo, ci vede vestire per la seconda volta i panni di tale Jackie Estacado, il tormentato protagonista della serie a fumetti The Darkness, edita dall'americana Top Cow, che non ha ancora superato la morte della fidanzata Jackie per volontà di "Zio" Paulie Franchetti, in combutta col corrotto capo della polizia Eddie Shrote.
La sua unicità nel panorama videoludico risiede nel fatto che Jackie al compimento del ventunesimo compleanno ha ereditato dal nonno il potere dell'oscurità (appunto "the darkness", in Inglese), che in assenza di luce lo vuole dotato di poteri sovrumani che si estrinsecano in due tentacoli demoniaci da usarsi insieme alle più convenzionali armi da fuoco.
Questa idea è quella che dà origine alla meccanica chiamata "quad wielding", a indicare che il giocatore dovrà usare sia i grilletti che le spalle dei pad per "impugnare" virtualmente quattro strumenti di morte e distruzione, ossia le armi e i tentacoli, peraltro dotati di vita propria e di una spiccata personalità.