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Virtua Tennis 4

Il motion control scende in campo.

Il Giappone non è probabilmente la prima nazione alla quale si pensa quando si parla di tennis professionistico. Eppure, Mie Kumagai deve conoscerlo bene questo sport, dal momento che è proprio lei la responsabile della serie Virtua Tennis praticamente da sempre, fin dalla prima edizione del 2000.

Questo quarto episodio porta il tennis virtuale di Sega nel suo decimo anno di attività, e lo fa in grande stile con un'operazione di revisione quasi totale del gioco e delle sue meccaniche.

Intendiamoci: si parla sempre di tennis ma il contorno si è molto arricchito e anche da un punto di vista grafico è evidente il passaggio alla nuova generazione di console. Questo almeno è quanto è emerso nel corso della presentazione del gioco cui abbiamo assistito.

La prima cosa che la Kumagai ha tenuto a precisare è che Virtua Tennis 4 sarà compatibile con tutte le nuove periferiche "motion", e quindi Kinect, Wii Motion Plus e Playstation Move. Proprio quest'ultima versione è stata quella mostrata nel corso della presentazione, anche perché è l'unica del lotto a disporre della visualizzazione in 3D a base di occhialini.

Chi preferisce giocare a tennis da sdraiato non abbia timore: il gioco è godibile anche con i controller tradizionali.

La demo del gioco in movimento si è rivelata abbastanza spettacolare: i colpi portati con il controller sono sembrati subito molto fluidi e il sistema fa uso non solo del movimento del braccio, ma anche della torsione del polso per l'esecuzione di colpi a effetto (Top Spin e Down Spin).

La visuale in terza persona, giocando in questo modo, passa a quella in prima persona quando si colpisce la pallina, mostrando il braccio in trasparenza. È disorientante soltanto in apparenza, poiché giocando abbiamo constatato che il movimento è molto naturale.

Ci è piaciuta particolarmente la possibilità di spostarsi sulla linea di fondo o di andare a rete semplicemente muovendo un passo nelle diverse direzioni davanti allo schermo. Non proprio come essere in campo, ma comunque un modo convincente di replicarne l'emozione.

Gli stessi autori, però, precisano che per ottenere un controllo perfetto è necessario un certo periodo di apprendimento. I giocatori più sedentari, a questo punto, non si affliggano: si può giocare tranquillamente anche con i controller tradizionali, rinunciando però alla visualizzazione dinamica in favore di una classica vista dall'alto alle spalle del tennista sullo schermo (ce ne sono tre disponibili).

Dopo la dimostrazione pratica si è passati a una panoramica della struttura di gioco, che si è rivelata particolarmente ricca. Sono ben cinque le modalità di gioco, tra le quali citiamo le classiche Esibizione, Arcade e Allenamento e la modalità Multiplayer.

Un filmato di ganeplay per Virtua Tennis 4.

Il piatto forte di Virtua Tennis 4 è però la modalità Tour Mondiale, ma la si potrebbe chiamare tranquillamente Carriera. Qui si procede alla creazione del proprio atleta definendone l'aspetto fisico e i tratti somatici. La personalizzazione arriva alla possibilità di definire lo stile di gioco e persino il tipo di urlo che il nostro eroe emetterà nel momento in cui colpirà la palla con il massimo sforzo.

Il Tour mondiale è molto particolare, essendo essenzialmente basato su una mappa costellata da punti di interesse. Tra questi si trovano ovviamente i tornei ai quali partecipare, che permettono di risalire pian piano le classifiche fino ad arrivare a scontrarsi con i campioni. La vita del tennista però non si svolge tutta sul campo, ecco allora altri compiti da affrontare, come gli eventi di beneficenza ai quali partecipare o le proposte di lavoro come testimonial. Tutto per aumentare la propria popolarità.