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Wii Music

Ovvero com'è imprevedibile la vita.

Il problema (ma anche la bellezza, se provate a pensarla a rovescio e in maniera un po' meno cocciutamente da hardcore gamer duri e puri), è che Wii Music si dimostra un prodotto accessibile a più livelli, come forse nessun altro prima di lui. Il tool rimane ovviamente lo stesso, i comandi non variano, ma è innegabile che la fruizione di un bambino di 7 anni e quella di un appassionato di musica di 30 siano profondamente e sostanzialmente diverse alla radice. Ed in un certo senso la fatica di Nintendo ha il merito di adattarsi all'utente e alle sue esigenze, rendendosi immediata e disponibile anche solo e soltanto per qualche strimpellata mordi e fuggi su una base conosciuta. E certo, agitare le braccia a caso facendo suonare il violoncello al Mii di Moggi sul tema di Jingle Bell Rock può pure essere divertente. Per i primi tre minuti, s'intende.

Ma come dicevo in apertura, non lasciatevi ingannare dalle apparenze, perché Wii Music è molto più di quello. Il software nasconde infatti una profondità ed una complessità sbalorditive, colpevolmente e vergognosamente taciute dal marketing Nintendo in nome forse di presunti guadagni facili. Wii Music, lo stesso giocattolone scemo che qualsiasi-gesto-facciate-va-sempre-bene-tanto-nessuno-vi-valuta, è infatti uno strumento tutt'altro che banale che vi permetterà di agire come un vero produttore musicale, intervenendo in maniera anche decisamente pesante sui 50 brani disponibili (fino addirittura a stravolgerli al punto da renderli irriconoscibili rispetto all' originale).

Flower power! E' come Woodstock! Sì, solamente senza sesso e senza droga.

Via libera allora alla creatività, massimo sfogo all'estro e all'improvvisazione (soprattutto se un minimo ragionata), in un'operazione di riarrangiamento e creazione tout court a tratti geniale. Certo, non avrete ovviamente il totale controllo di tutti i parametri: scegliendo ad esempio di suonare una nota in più rispetto a quelle previste non avrete facoltà di decidere precisamente quale nota suonare, ma sarà il gioco stesso ad occuparsi di trovare la soluzione migliore che faccia al caso vostro (e generalmente svolgerà il compito in maniera pressoché impeccabile). Resta comunque impressionante lo spettro di possibilità messe a disposizione dell'utente, a cui verrà lasciata facoltà di intervenire sul ritmo, sull'arrangiamento, sulle partiture dei singoli strumenti e sulle sonorità del brano secondo modalità sempre e comunque piacevoli e divertenti.

E tanto per farvi capire quanto Wii Music sia nell'animo un concept sbrigativo buttato lì per l'effimera gioia dei casual, vi basti sapere che per riarrangiare in modo banale un brano dovrete risuonarlo fino ad un massimo di sei volte con sei strumenti diversi, pensando con attenzione a quali strumenti utilizzare e a come farli suonare, per poi magari intervenire sul tempo della composizione a giochi fatti. Qualcosa di insomma estremamente distante dalla superficiale fruizione di gruppo più volte esibita da Nintendo, per un prodotto che decisamente NON è (e nemmeno vuole essere) un'alternativa ai party a base di amici e Wii Sports, ma piuttosto una sorta di uber Electroplankton all'ennesima potenza.

Le Jam Session di Wii Music sono aperte ad un massimo di 4 giocatori, con 2 strumentisti gestiti dalla CPU. Anche se il gioco dà inaspettatamente il massimo in single player.

Per godere al massimo dell'offerta di Wii Music vi servirà infatti una sana attitudine creativa (e qualche competenza musicala sarà tutt'altro che sgradita...), soprattutto se avete intenzione di ricavare qualche risultato degno di nota, allontanandovi progressivamente dai brani preesistenti. E in questo senso è possibile muovere una prima critica al gioco, relativa specificatamente ai tutorial un po' ingessati e meno propositivi e stimolanti in senso astratto di quello che avrebbero potuto essere: certo, verrete guidati per mano dal puntuale Sebastian Domisol all'interno delle meccaniche che regolano questo atipico esperimento, ma dovrete comunque metterci davvero del vostro per eccellere e comporre trame sonore genuinamente accattivanti.