World of Warcraft : i Method concludono per primi il raid di Uldir a difficoltà Mitica - intervista
Lorgok, unico italiano del gruppo, ci racconta i retroscena.
Da più di un mese è uscita Battle for Azeroth, la nuova espansione di World of Warcraft, il celebre MMORPG di Blizzard. Il massimo livello raggiungibile è adesso il 120 e tra i contenuti disponibili al livello massimo vi sono, come di consueto, nuove spedizioni e incursioni. Si va da quelle normali, salendo verso le eroiche ed arrivando al grado massimo, le mitiche. Non sono molte le gilde che in tempi brevi riescono ad uccidere tutti i Boss delle nuove incursioni, ma con il passare del tempo e il migliorare dell'equipaggiamento, tutto si semplifica.
Capirete bene, quindi, che per portare a compimento dopo pochi giorni dal rilascio un'intera incursione come Uldir, primo ed unico raid al momento su Battle for Azeroth, c'è bisogno di un gruppo di 20 persone molto esperte, in grado di sapersi destreggiare tra le abilità dei vari boss anche con un equipaggiamento sotto la media. Ed è quello che fanno i Method, gilda veterana di World of Warcraft, ogni qualvolta esce un nuovo Raid (in Italiano, Incursione): gareggiano per la famosa "Race to World First", una competizione alla quale qualsiasi gilda può partecipare, provando a battere tutti i boss del Raid prima di chiunque altro al mondo. I Method si sono portati a casa molte World First negli anni e non sono mancati all'appello nemmeno per Battle for Azeroth, dove lo scorso mercoledì hanno sconfitto G'huun, ultimo boss di Uldir, in modalità Mitica.
Tra i 20 professionisti era presente anche un italiano, Derek Deianov, che abbiamo intervistato a tal proposito. "Ho 22 anni, vivo a Roma e nella vita, oltre a fare lo streamer/player professionista per i Method, sono un personal trainer. WoW è iniziato come passione ma fin dai tempi delle scuole superiori mi sono appassionato al suo lato competitivo. Nonostante abbia smesso di giocare diverse volte negli anni passati, attualmente è diventato un vero e proprio lavoro, il che mi ha portato ad essere più costante a riguardo. Gioco da molto tempo nei Method e questa non è la mia prima World First: prima di essa ce ne sono state altre 5 in cui ero presente in Raid".
Giocare a World of Warcraft competitivo in una gilda come i Method significa dare la massima disponibilità quando i nuovi contenuti vengono rilasciati. Questo porta, in alcuni casi, a prendersi ferie da lavoro oppure rinunciare al proprio tempo libero, agli studi o ad altri impegni. Non a caso i tentativi sui vari boss di Uldir sono durati un'intera settimana, partendo da mercoledì 12 settembre ed arrivando a concluderlo per primi al mondo mercoledì 19 settembre.
Ma durante la corsa, le problematiche sono state varie: "Martedì sera abbiamo giocato fino a tardi, eravamo stremati. I tentativi su G'huun sono durati 3 lunghi giorni, raidando circa 14h al giorno per un totale di 285 tentativi. Ma mercoledì, uno dei nostri membri che come ruolo faceva il curatore e con cui avevamo sconfitto tutti gli altri boss, terminava i suoi giorni di ferie. Era previsto il suo rientro a casa da lavoro mercoledì alle 17, quindi abbiamo deciso di aspettarlo, perdendo tempo prezioso e facendone guadagnare alle gilde rivali. Se non che sulla strada di ritorno gli si è rotta la macchina, e siamo stati forzati a cambiare i giocatori. La cosa ci ha rallentati ma siamo riusciti ad adattarci e concludere al meglio".
Una situazione sicuramente non facile da affrontare, quella di un cambio di giocatori e quindi anche di ruoli. Ma essere professionisti di WoW significa anche questo, ed è il motivo per cui i Method cercano di mantenere gli stessi componenti da anni: "Ormai dal 2016 le application sono chiuse e l'unico modo per entrare è avere dei giocatori che possano garantire per te, oltre ad una dovuta esperienza in altre gilde di livello simile. Caratteristiche che contraddistinguono membri come i nostri sono sicuramente la skill ed il tempo investito sul gioco, non solo con un personaggio ma con diverse classi".
Ma la particolarità di questa World First rispetto a tutte le altre mai fatte è che è stata portata in streaming su Twitch. Gareggiare per questo titolo significa non mostrare agli altri le proprie tattiche, in quanto una gilda potrebbe usare una strategia che altri ancora non hanno scoperto, oppure avvalersi di una particolare combinazione di classi che è in grado di performare meglio di altre. È questo il motivo per cui c'è sempre stata indecisione sul portare un contenuto simile in diretta: altre gilde potevano sintonizzarsi ed ottenere così informazioni, come ad esempio i Limit, gilda americana che si è contesa il titolo fino all'ultimo secondo insieme ai Method, senza trasmettere in diretta la propria corsa.
Eppure, i risultati sono stati sensazionali: tantissimi giocatori dei Method hanno condiviso in streaming il loro gameplay e tra tutti i loro canali hanno totalizzato un totale di 260.000 spettatori collegati simultaneamente nel momento di picco. Il Guild Master Sco (il cui nickname deriva dal suo nome reale, Scott McMillan) è risultato essere il più visto streamer individuale su Twitch nell'arco di quella settimana, superando addirittura Ninja, popolare streamer e giocatore professionista di Fortnite.
Lo streamer Sco ha inoltre totalizzato circa 12.000 abbonati sul suo canale e superato i 3000 dollari di donazione durante la competizione. A tal proposito, le parole di Lorgok fanno ben sperare: "è stato un successo enorme sotto tutti i punti di vista. Specialmente quello monetario e ci sono già grandi piani per il prossimo evento".
Cosa aspettarci adesso? Sicuramente un aumento di trasmissioni in diretta da parte dei Method ed altre gilde rivali. Non sarebbe strano infatti che dal prossimo raid in uscita anche i Limit si adeguassero streammando la loro Race to World First: sarebbe un vantaggio sia per loro, in termini monetari e di visibilità, che per il pubblico che può seguire chi preferisce e fare il tifo di conseguenza.