Console War: 360 vs. PS3 Round 14
Brink, Mortal Kombat, WWE All-Stars, MX vs. ATV Alive, Virtua Tennis 4.
Mortal Kombat
Xbox 360 | PlayStation 3 | |
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Spazio su Disco | 6.8GB | 9.84GB |
Installazione | 6.8GB (opzionale) | 1539MB (obbligatoria) |
Supporto Surround | Dolby Digital | Dolby Digital, 5.1LPCM |
Basandosi su una versione pesantemente modificata dell’Unreal Engine 3, NetherRealm Studios ha messo a punto il motore di base per poter ottenere un aggiornamento fluido a 60Hz invece dei soliti 30FPS tipici di questo engine. Alcune operazioni secondarie sono state eliminate, il codice è stato ampiamente riscritto e sono state effettuate delle ottimizzazioni mirate appositamente a questo scopo. Solitamente il motore UE3 gira meglio su 360, e nonostante sia ancora così, i risultati stavolta sono molto simili nel complesso.
Mortal Kombat gira a 720p su entrambe le piattaforme, e nessuna delle due utilizza l’anti-alias. Al suo posto, abbiamo un leggero edge blur 1x1 applicato ai pixel che riesce a smussare i bordi solo parzialmente, e paga il prezzo di rendere la grafica leggermente meno definita. L’aliasing non sarebbe comunque un gran problema, quindi forse l’assenza totale di blur ed AA sarebbe stata una scelta preferibile.
In un livello in particolare, ovvero la Sala del Trono di Shao Kahn, l’impressione generale su PS3 è quella di un gioco al di sotto dello standard HD che si assesta intorno ai 680p. Non siamo certi sul motivo di questo, e sembra avvenire solo in questo livello, che tra l’altro non ci sembra affatto il più complesso da calcolare del gioco.
Passando oltre, è chiaro come entrambe le versioni siano molto simili visivamente, soprattutto negli assets, con qualche piccola eccezione in alcune texture e normal mapping di alcuni livelli, e magari in qualche sporadico bug di rendering. Ad esempio, le texture di Reptile sono piuttosto strane su PS3.
Dall’altra parte, vediamo un miglior filtering delle texture su 360, che comprende un filtro anisotropico migliore, mentre i buffer alpha (fumo, fuoco e simili) sono renderizzati ad un quarto della risoluzione originaria su PS3. Inoltre solo alcuni di questi effetti hanno un filtering, risultando in pixel visibili durante alcune scene.
Altri effetti generati dalle mosse speciali invece risultano leggermente upscalati su PS3, quindi identici a quelli della versione 360. Ci sono anche differenze nell’illuminazione tra le due piattaforme: in certi scatti è possibile notare che l’intensità delle luci proiettate da alcune mosse speciali è decisamente inferiore su PS3. Sembra quasi che non siano tali mosse a generare la luce, quando invece è così.
Comunque, nonostante alcune piccole differenze grafiche, possiamo dire che entrambe le versioni sono estremamente simili in movimento, al punto che sarà difficile notare tali discrepanze durante il gioco. Ma ancora più importante, il gameplay non ne risente mai, e questo è dovuto anche all’ottima performance del titolo su entrambi i sistemi.
Innanzitutto, diamo un’occhiata alla versione Xbox 360. Come abbiamo già detto, Mortal Kombat ha un obbiettivo di 60FPS con v-sync, che viene rispettato per la maggior parte del tempo. Le uniche volte in cui vediamo dei cali è in occasione delle mosse X-Ray e delle Fatality; casi in cui il controllo del giocatore viene sospeso. Il v-sync viene tolto quando il frame rate scende sotto i 60FPS, e come risultato abbiamo un leggero rallentamento ed un lieve tearing.
Come nel caso di molti altri titoli che girano su PlayStation 3, NetherRealm Studios ha scelto di tenere il v-sync abilitato permanentemente. Il gioco riesce a mantenere i 60FPS nel corso del gioco, tranne durante le X-Rays e le Fatalities: in questi frangenti assistiamo ad un aggiornamento video inferiore alla controparte 360, ma come lato positivo non abbiamo alcun tearing. Il frame-rate ridotto si manifesta sotto forma di un effetto “moviola”quando il gioco già rallenta di proposito per mostrare nel dettaglio gli attacchi spaccaossa.
In breve, Mortal Kombat gira bene su entrambi i sistemi, riuscendo a mantenere l’obbiettivo dei 60FPS/16ms dove davvero conta. LA versione 360 è lievemente avvantaggiata in questo senso, ma dato che i rallentamenti avvengono solo durante le cutscenes, i cali di performance non fanno alcuna differenza anche grazie all’effetto “moviola” già utilizzato dal gioco.
Riguardo gli altri aspetti, i possessori di PlayStation 3 beneficiano del supporto 3D, che stranamente gode di una qualità d’immagine superiore rispetto alla versione 2D di entrambi i sistemi. Il framebuffer è calcolato come un’immagine upscalata a 720p (960x720) ma senza l’edge blur che copre i pixel. Come risultato, anche se c’è un upscaling orizzontale abbiamo un’immagine più definita e pulita nel complesso, in un certo senso preferibile all’output standard in 2D. E’ un peccato che il 3D in questo gioco sia piuttosto deludente, limitandosi ad avere l’aspetto di diversi strati 2D sovrapposti.
Detto questo, il modo in cui l’effetto stereoscopico viene impiegato è piuttosto interessante da un punto di vista tecnico: entrambi i personaggi restano in 2D (ben visibili anche da chi non utilizza gli occhiali ad otturazione) mentre sia gli elementi in primo piano che i fondali sono presentati con un effetto diorama simile a quello visto in Crysis 2. Anche se c’è un certo senso di profondità nella scena, c’è la netta sensazione che il 3D non si avvicini neanche lontanamente a quello che sarebbe stato se gli sviluppatori avessero realizzato una visuale veramente stereoscopica. Fatality e mosse X-Ray in vero 3D sarebbero state a dir poco notevoli.
Concludendo, NetherRealm ha realizzato un titolo multipiattaforma solido e divertentissimo, ma soprattutto un convincente reboot della serie Mortal Kombat. Alcune piccole differenze grafiche tendono a favore dell’edizione 360, ma per quanto riguarda la decisione d’acquisto vera e propria, la versione PlayStation vince il confronto. I possessori della versione Sony hanno infatti a disposizione un personaggio extra sottoforma di Kratos da God Of War, magnificamente integrato nella trama di Mortal Kombat; e questo è di gran lunga più importante di alcuni piccoli difetti grafici che probabilmente passeranno inosservati alla maggioranza del pubblico.