L'uomo dietro l'Alieno
Intervista a Tim Jones, Project Lead di Rebellion.
Sì, c’è un’opzione che permette di bilanciare le specie all’interno della sessione. Se attivata dall’host, una volta raggiunto un tetto massimo di partecipanti per ogni razza, gli ultimi arrivati dovranno necessariamente scegliere quella meno popolosa.
Per noi, come ti dicevo, le classi sono ben bilanciate, quindi il rapporto sarà sempre uno a uno.
(reagisce con un cenno di sorpresa) Usiamo una tecnologia proprietaria della quale ci avvaliamo da anni, l’Asura Engine. È ottimo per sviluppare giochi multipiattaforma, performante nel multiplayer e ci consente di avere personaggi che corrono su tutte le pareti come nel caso degli Aliens. Infine ci permette di ottenere degli ottimi effetti di illuminazione dinamica.
Non c’è una risposta facile a questa domanda. Siamo tutti fan di questo franchise, al quale abbiamo dedicato un’attenzione quasi ossessiva. Solo così ci siamo sentiti sicuri di non tradirne lo spirito. Abbiamo poi lavorato a stretto contatto con Fox, consultandoci molte volte coi loro esperti.
È variato col tempo, a seconda delle fasi nelle quali eravamo coinvolti. In generale comunque esiste un team di esperti del franchise, al quale dobbiamo sottoporre per approvazione i nostri progetti. Questi a loro volta si consultano con altri specialisti e ci fanno avere delle risposte in tempi brevi. Non abbiamo comunque mai avuto particolari problemi, visto il nostro personale attaccamento a questa saga.
Con questa affermazione si è conclusa l’intervista a Tim Jones. Dopo il recente hands-on sul single player del buon Persiani, la prova su strada del multiplayer appena pubblicata e questa intervista, direi che abbiamo affrontato Aliens vs Predator sotto ogni possibile sfaccettatura.
Occhi puntati quindi su Eurogamer.it per la recensione, che vedrete apparire nelle prossime settimane!