Andrew House
Il marketing di Sony è una cosa seria.
Non ho ancora visto le specifiche sulla durata della batteria, tuttavia direi che l’assenza di un dispositivo di lettura disco aiuta molto in questo senso. Anche lo schermo OLED, per quanto brillante e ben congegnato, riesce a risparmiare parecchia corrente.
Si, la nostra terza console si sta comportando molto bene e ha conseguito un’ottima performance se paragonata al nostro cartellino del prezzo e a quello dei nostri competitor. Anche il confronto con Playstation 2 è incoraggiante: finché la seconda generazione era rimasta sulla fascia di prezzo attuale, avevamo venduto un numero sensibilmente inferiore di pezzi.
Quindi, complessivamente, Playstation 3 si sta comportando estremamente bene: l’obiettivo finale di questa piattaforma era quello di proporre un dispositivo molto solido per fornire entertainment di alto livello a lungo termine. Abbiamo già ottenuto ottimi risultati sul fronte della riduzione dei costi per poi passarli ai consumatori (un price cut in arrivo? ND Eurogamer.it) ma l’aggiunta di nuove feature e servizi è stata e sarà essenziale per accrescere il valore dell’offerta hardware e software complessiva.
Sono sicuramente molto importanti, tuttavia preferiamo ragionare in termini meno strettamente legati all’esclusività di un prodotto di per sé, più nei confronti dell’esperienza di gioco esclusiva accessibile con una particolare console. Chi già la possiede ne sente meno il valore aggiunto: è nei confronti dei nuovi arrivati che l’esclusiva fa sentire la sua importanza e non solo per quanto riguarda il gameplay.
Anche la presenza di feature esclusive come il Blu-Ray o il supporto 3D è parte di questa strategia. Quindi non stiamo parlando del concetto: “questo gioco esiste solo su questa console” ma di “questa esperienza è possibile solo su questa console”. E questo il vero valore aggiunto che ha significato per i giocatori.
Ogni aspetto che ci aiuta a differenziare la nostra console dalle altre è chiaramente un punto in più che aiuta ad affermare il tuo brand rispetto agli altri: in ogni caso io sono un sostenitore degli aspetti che ti ho citato poco sopra come fondamentali nel diversificare il proprio prodotto rispetto a quello della concorrenza. Quelle devono essere le offerte “core” capaci di fare la differenza rispetto alla concorrenza.
Bisogna mettere un’eventuale risposta nel giusto contesto. Il 3D su PS3 esiste in quanto si tratta di una tecnologia adottata dal mercato dell’entertainment in generale. Discutendo tra noi e con i giornalisti, siamo sempre stati onesti nel dire che il 3D è una scommessa a lungo termine, non una tecnologia in grado di affermarsi nel giro di una notte.
Sicuramente l’annuncio del nostro monitor brandizzato Playstation 3 dedicato al 3D è stata una mossa coraggiosa ma nella giusta direzione. Ci permette di abbassare la barriera d’ingresso a questa tecnologia con un prodotto di ottima qualità caratterizzato da un prezzo molto aggressivo.
Noi crediamo fortemente che il videogioco possa essere il motore perfetto per l’adozione del 3D in generale, sopratutto se coadiuvato da periferiche caratterizzate da un ottimo rapporto qualità prezzo.
Effettivamente si, ma credo che la barriera all’ingresso di cui parli sia sicuramente più dal punto di vista tecnico per quanto riguarda gli ingegneri nell’arrivare a proporre un prodotto in grado di soppiantare completamente gli occhiali che non l’abitudine degli utenti a metterli. Solo il tempo ci dirà se questa strada è effettivamente percorribile.
Forse l’antidoto per lo scarso gradimento che alcuni utenti ripongono negli occhiali 3D è il meccanismo di dual play che il nostro split screen permette di sfruttare al massimo e che potrebbe rivelarsi l’arma vincente nei confronti dei più scettici.
Se il beneficio sul fronte del gameplay è troppo elevato, allora probabilmente le persone meno attratte dal 3D possono avere un ottimo motivo per passare sopra un certo tipo di resistenze dettate più dal pregiudizio che dall’effettivo gusto personale.