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Andrew House

Il marketing di Sony è una cosa seria.

Eurogamer Quale messaggio vi sentite di dare ai clienti preoccupati di acquistare sul Playstation Network beni e servizi usando la loro carta di credito in seguito ai recenti attacchi informatici che hanno coinvolto il Playstation Network?
Andrew House

Abbiamo imparato, nel modo più doloroso possibile, una serie di importanti lezioni dai recenti avvenimenti che hanno coinvolto il nostro network, anche se non bisogna perdere di vista la considerazione di fondo che siamo stati vittime di un attacco informatico, protratto a lungo nel tempo, senza precedenti nel passato dell’industry.

Detto questo, siamo al momento nella condizione di aver sviluppato un’attenzione per la sicurezza che definirei di ipervigilanza: non possiamo che essere totalmente grati ai consumatori che hanno continuato ad avere fiducia in noi e faremo tutto quello che è in nostro potere per meritarci la loro considerazione nel cercare di fornir loro non solo la miglior esperienza di gioco possibile ma anche la più sicura.

Eurogamer A posteriori, pensate di aver protetto adeguatamente i dati dei giocatori?
Andrew House

In relazione alle conoscenze che avevamo all’epoca dei fatti, riteniamo fossero adeguate. La portata dell’attacco, come detto, è stata di proporzioni tali da coglierci di sorpresa e di questo ci assumiamo tutta la responsabilità.

Chiaramente viviamo in un mondo in cui, non solo le aziende di entertainment, ma ogni azienda che fa del network digitale parte della sua strategia, devono investire enormi risorse nel proteggere i dati dei propri consumatori.

Eurogamer Per quanto tempo pensate PS3 potrà ancora affermarsi come console di punta del catalogo Sony?
Andrew House

Personalmente ho sempre guardato al progetto PS3 come a un investimento aziendale della durata di oltre dieci anni. Il vero punto di domanda riguarda la portata del termine “oltre”, un dubbio confermato dal fatto che stiamo ancora vendendo, nell’ordine di milioni di unità, console PS2. a più di undici anni dal lancio. La diversificazione dei giocatori in seguito ai diversi segmenti di mercato, ci ha aiutato a diffonderla in America Latina e India dove, attualmente, si sviluppa moltissimo per PS2.

Questi dati mi fanno pensare che per PS3 la situazione non sarà molto diversa anche se una volta raggiunta la soglia della maturità della base di utenti installata (e dell’hardware) la sfida consiste nel proporre nuove esperienze. L’esempio più calzante è quello del Playstation Move: ha solo un anno di vita eppure il potenziale di crescita di questa periferica è assolutamente enorme.

Eurogamer Si è parlato molto di una possibile nuova generazione di console casalinghe e quindi di una eventuale Playstation 4…
Andrew House

Al momento siamo molto soddisfatti di come si è comportata finora PS3 e di come il mercato si è sviluppato: nei prossimi mesi saremo completamente assorbiti dal lancio del Vita come una console portatile di nuova generazione. Di carne al fuoco ce n’è parecchia e quindi, almeno per il momento, non sentiamo la necessità portare il mercato a un livello superiore.

Il titolo di punta del catalogo Sony.
Eurogamer Alla conferenza dell’E3 avete annunciato di aver piazzato 8.8 milioni di Move. È stato il lancio che vi apettavate?
Andrew House

Assolutamente si, anzi. Si tratta di un risultato che è andato oltre le nostre stime iniziali perché probabilmente siamo stati un po’ troppo conservativi con le nostre previsioni. Questo ci ha creato qualche piccolo problema d’approvvigionamento nei primi mesi del lancio ma ora la situazione è perfettamente normalizzata e la disponibilità è ottima.

Il successo del Move in Europa ci ha sorpreso, in particolare per l’apprezzamento mostrato da parte dei consumatori del nostro prodotto. L’impressione è che il lifestyle del pubblico europeo si sposi molto bene con le periferiche che realizziamo per i nostri clienti come il Singstar o l’Eyetoy. Questo rende sicuramente più facile costruire dei franchise in stretta correlazione con il consumatore europeo nonostante, da sempre, Playstation sia considerata un brand radicalizzato in Giappone.

In ogni caso, a livello mondiale, siamo molto contenti della performance di vendita del Move. L’obiettivo attuale è quello di non limitarlo ai giocatori casuali ma anche al pubblico hardcore. Abbiamo dimostrato con Killzone che gli FPS possono essere un ottimo banco di prova per questo genere di periferica quindi non dobbiamo fare altro che continuare su questa stessa strada.

Eurogamer Siamo stati molto sorpresi nel vedere Ken Levine sul palco durante la presentazione di Bioshock Infinite per parlare delle versioni Move e Vita del gioco. Come lo avete convinto a cambiare opinione a riguardo?
Andrew House

Non sarei la migliore persona per rispondere a questa domanda ma credo che qualcuno dei miei colleghi americani abbia parlato con lui in modo molto franco e aperto.

La presentazione mi è piaciuta molto ed è stato bello vedere qualcuno esprimere la propria opinione in modo del tutto onesto, soprattutto se si tratta di uno sviluppatore esterno con la sua visione, talento e creatività che ha cambiato idea su un qualcosa che non riteneva adeguato alle sue necessità.

Il fatto che questo sia accaduto con un franchise di tale qualità ci rende sicuramente ancora più orgogliosi.