Call of Duty in 3D
A tu per tu col Senior Manager di Treyarch.
Pochi giorni fa Activision ha rivelato la sua arma segreta sganciando una bomba tecnologica natalizia da un megatone: Black Ops ci colpirà infatti in pieno in 3D. Eurogamer è quindi volata subito in un albergo di New York all'ultimo grido, dove un paio di costosissimi occhiali elettronici hanno mantenuto le aspettative generate dall'annuncio.
Call of Duty in 3D è una vera e propria esperienza, dove ogni aspetto è stato ripulito e messo a fuoco. I mirini (soprattutto quelli delle balestre) sono in primo piano, insieme al radar e all'obiettivo della missione, o a una freccia se si sta andando dalla parte sbagliata.
Tutto il resto esiste a vari livelli di prospettiva, combinato per creare un senso convincente di profondità capace di catturare con delicatezza (ed è necessario che sia così, altrimenti si finirebbe con un mal di testa massacrante dopo pochi minuti).
Non è un cambiamento radicale per i videogame come l'HD lo è stato per la televisione, ma è un miglioramento che comunque colpisce e fa capire che l'acquisto di un televisore 3D, che si tende sempre a rinviare a un ipotetico domani, potrebbe essere molto più vicino di quanto non si creda.
Di questo e altro ha discusso il nostro collega Rory Buckeridge con Jay Puryear, Senior Manager di Treyarch.
Beh, non è stata nemmeno un'idea di Treyarch. È venuta da un gruppo di intelligentoni di Activision, e sto parlando di ingegneri, che hanno pensato di poterla realizzare.
E così abbiamo detto, sicuro, provate a far funzionare la tecnologia per entrambi i sistemi. Però sappiate che se non è a un livello accettabile, per lo meno per i nostri standard, e non aggiunge qualcosa all'esperienza di gioco, non se ne fa nulla.
Poi abbiamo avuto l'opportunità di vedere a che punto erano e abbiamo detto, "Wow! È fantastico! Avanti così!"
Il prodotto che vedi qui in 3D è lo stesso che verrà venduto in 2D. Non abbiamo aggiunto nulla di specifico per il 3D, la tecnologia funziona con il gioco di base. E il 3D funziona con tutte le modalità di gioco: multiplayer, single-player e zombie.
Sì. Zombie.
Non so quanto ci vada di entrare nei dettagli di come realizziamo questa trasformazione ma siamo stati in grado di fare uno schermo sinistro e uno destro, di creare del 3D in parallelo insomma, trasformando due campi diversi.
In molti casi otteniamo 60FPS, altre volte no, ma la chiave di tutto è fare in modo che la tua visuale sia naturale. Così quando giochi non ti affatichi gli occhi.
Questa è stata la parte sulla quale abbiamo lavorato di più, desiderando che fosse perfetta. Non ci sono opzioni quando giochi in 3D, non puoi cambiare la parallasse. C'è solo la possibilità di passare da 2D a 3D e viceversa. Il gioco gira a 720p e per questo non ti affatichi gli occhi, come può succedere invece quando giochi in 3D.
Alcuni dei nostri ragazzi hanno fatto molte volte la campagna in single-player in 3D, e non se ne sono nemmeno accorti. Te lo dimentichi. Puoi anche rimuovere il mirino se vuoi, se ti dà fastidio.
Siamo sempre stati curiosi di provare questa tecnologia. Ci piace spingerci oltre e con tutte le possibilità che la TV 3D offre.
Il secondo passo è stato dire "funzionerà per Call of Duty? Porterà qualcosa in più all'esperienza di gioco?". E ci siamo veramente resi conto che il 3D offre quell'immersione "naturale" che è diversa dall'esperienza del 2D. Per questo motivo crediamo che dia più valore al gioco. L'importante era che il risultato fosse adeguato ai nostri standard.
Se me lo avessi chiesto qualche mese fa... sarebbe stato più un 50%, non lo sapevamo. Ma quando abbiamo visto il demo e quella balestra per la prima volta, ci siamo detti "ok, come lo realizziamo?".
Forse. Credo che dal momento in cui lo abbiamo visto all'opera abbiamo fatto di tutto per uscire per il 9 Novembre col 3D.