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Intervista a Danny Bilson

Intervista all’Executive Vice President di THQ.

Eurogamer Volendo allora riassumere le strategie di THQ nell'immediato futuro, cosa possiamo dire: un nuovo logo, bei giochi e lasciare che il passaparola faccia il resto? O c'è dell'altro?
Danny Bilson

Direi un nuovo logo, grandi titoli e grande marketing. La cosa più importante resta però la qualità e, anche se so che sembrerà banale, stiamo mettendo gli sviluppatori nelle migliori condizioni possibili per creare dei contenuti che la gente voglia comprare.

Eurogamer Guardando alla vostra line-up con un occhio europeo, ho la sensazione che sia più rivolta al pubblico a stelle e strisce che non a quello mondiale. Penso all'enfasi che avete dato a WWE All Stars o all'importanza che state attribuendo a un gioco come Homefront, che basa molto del proprio impatto emotivo sull'invasione da parte del nemico del suolo americano.
Danny Bilson

(appare sorpreso) Pensi davvero questo? Ma hai giocato a Homefront?

Homefront.
Eurogamer Sì, tra l'altro ero presente anche all'evento di Londra per il multiplayer...
Danny Bilson

Credo che sebbene il gioco sia ambientato negli USA non ci sia alcun messaggio patriottico o propagandistico che possa fare pensare a un prodotto pensato per il pubblico americano. Gli eventi narrati avranno per un europeo lo stesso impatto di un qualsiasi gioco ambientato nella Seconda Guerra Mondiale.

Soprattutto nel seguito (del quale non posso parlare troppo o mi ucciderebbero), gli europei verranno particolarmente coinvolti. Ho già avuto modo di visionare gli artwork e ti posso assicurare che i piani per il seguito sono globali. In Homefront il fulcro non è il popolo americano ma la resistenza dei cittadini di fronte a una brutale invasione.

E poi, scusa, sono andati bene in Italia gli ultimi due Assassin's Creed?

Eurogamer Sì, indubbiamente.
Danny Bilson

E sono piaciuti molto anche a me nonostante sia americano. Potrei poi prendere ad esempio Red Dead Redemption, un titolo western che ha avuto un grande successo a livello mondiale.

Per quale ragioni credi che abbiamo preso Patrice (Désilets, Creative Director dei primi due Assassin's Creed)? Perché ho amato il secondo capitolo e credo che un bel gioco sia capace di rivolgersi a tutti.

Warhammer 40.000 : Space Marine.

Pensa poi a Space Marine, un titolo che non ha nulla di americano e che si basa su una licenza inglese. Non posso poi parlarti di uno dei nostri progetti futuri, incentrato sull'America ma in modo che la gente ne riderà.

THQ è composta da americani, europei, inglesi e australiani. Stiamo poi valutando se prendere un italiano come direttore creativo, ma non posso parlarne al momento..

Eurogamer Un paio di anni fa, a una presentazione di Activision, notai due persone che passavano il tempo a scrivere email coi loro Blackberry. Siccome non avevano l'aria di essere giornalisti, chiesi loro cosa stessero facendo e mi risposero di essere rappresentanti di alcuni fondi di investimento che stavano riportando ai loro capi quali titoli meritassero o meno di essere finanziati. La qual cosa, non lo nascondo, un po' mi diede i brividi...
Danny Bilson

Li dà anche a me...

Eurogamer Eppure, quanto accaduto è anche il segno che la nostra industria ha sempre più bisogno di rivolgersi a capitali esterni per finanziare progetti del costo di decine di milioni di dollari. E qui vengo alla domanda: lei finora mi ha parlato dell'importanza che THQ vuole dare alla creatività e alla voglia di innovare, quasi fosse estranea alle dinamiche che regolano una società per azioni quale però è la vostra. Ma sappiamo entrambi che i destini di una multinazionale, nonché di coloro che la dirigono, sono legati al profitto. E dunque?