Dragon Age: Origins
BioWare torna alle "origini". Botta e risposta con il team di sviluppo.
Nonostante sia un brand del tutto inedito, BioWare non ha esitato a definire Dragon Age: Origins il successore spirituale di Baldur's Gate. Affermazioni del genere ci spingono ad immaginare un gioco di ruolo abbastanza classico e dalle ambientazioni squisitamente fantasy. L'atmosfera generale sarà però oscura e realistica, e lo stesso sviluppatore non ha mancato di indicare tra i propri riferimenti lo splendido universo raccontato da George R.R. Martin con "Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco."
Per saperne di più, i nostri colleghi britannici hanno intervistato Dan Tudge, direttore e produttore esecutivo del gioco, e Erik Einsiedel, PR della compagnia, che hanno rivelato gli aspetti più intriganti di questa inedita produzione BioWare.
I nostri fan sono molto entusiasti; stavano aspettando da lungo tempo un nostro nuovo RPG fantasy e, in definitiva, ciò che abbiamo mostrato è proprio ciò che volevano vedere.
Beh, abbiamo sempre dichiarato di essere a lavoro per offrire un gioco di ruolo fantasy adatto ai core gamers. È questo che intendevamo all'E3 annunciando di voler tornare alle nostre origini. Dragon Age: Origins è davvero il successore spirituale di Baldur's Gate.
Le "origini" di cui parla il titolo sono essenzialmente le prime due ore di gioco, nelle quali sarete alle prese con la genesi del protagonista. Le scelte che farete andranno a modificare il modo in cui voi percepite il mondo, e il modo in cui il mondo percepisce voi. Ciò che è singolare è che non si tratta solo di selezionare la vostra classe o il vostro personaggio, anche se naturalmente dovrete fare tutte queste cose, ma si tratta proprio di vivere la storia delle vostre origini, sin dalla nascita del personaggio.
Non posso scendere troppo nei dettagli, ma posso farvi un esempio che ho trovato molto interessante ed emozionante. Stavo giocando una delle quattro storie delle Origini e di fatto ero in una situazione in cui avevo un amico molto stretto legato al mio passato... Essendo divenuto un Guardiano Grigio, ho dovuto compiere una scelta difficile e abbandonare il mio amico in una situazione disperata che credevo lo avrebbe portato inevitabilmente alla morte. Diverse ore dopo mi trovavo in un dungeon sotterraneo e mentre attraversavo una prigione ho visto che uno dei prigionieri era proprio lui, l'amico che avevo dovuto abbandonare. Sono stato felice perché finalmente potevo fare qualcosa per salvarlo. Potrei raccontarvi altre storie in cui lui non è altro che un personaggio come gli altri, ma in quel caso era il mio amico. È stato davvero emozionante.
Ovviamente non posso rivelare nulla, ma posso dirvi che sulle trame relative alle origini ne saprete di più in futuro.
Sì, esatto. Abbiamo creato tutto da noi. Abbiamo trascorso molto tempo a sviluppare il mondo di Dragon Age, le ambientazioni, la storia, i protagonisti, le creature... Dragon Age è davvero l'inizio, il primo passo verso un nuovo universo fantastico. Abbiamo grandi progetti.
Ho parlato un po' delle combinazioni di magie nel corso dell'ultimo E3, e devo dire che si tratta di una feature davvero eccitante. Speriamo che ciò possa incoraggiare i giocatori ad esplorare e sperimentare. Nel mio party ho spesso utilizzato due maghi, il che si è rivelato fantastico dato che ci dava la possibilità di alternare prontamente magie diverse. Chiaramente, tutte le classi hanno determinati talenti e abilità, ognuna delle quali può essere accresciuta livellando il vostro personaggio.