Dragon Quest IX: le Sentinelle del Cielo
Lassù qualcuno ci ama...
Visto che parliamo di condivisione, Dragon Quest IX ha anche una componente multiplayer locale, che permette di spartire il gioco con altre 3 persone. Potete “aprire” la vostra avventura ad altri elementi o entrare nella loro e fare… un po’ quello che volete.
Potete rimanere con loro per aiutarli (o farvi aiutare) in qualche quest particolarmente difficile, oppure andarvene per i fatti vostri. Questo, ovviamente, finché il giocatore che ha invitato gli altri deciderà di condividere il suo mondo, dopodiché ognuno tornerà alla sua “realtà” personale.
I progressi nella storia principale saranno naturalmente a esclusivo appannaggio dell’host, mentre gli altri potranno sfruttare questi momenti “social” per scambiarsi oggetti e ingredienti, un aspetto del gioco, quest’ultimo, di cui parlerò tra poco e che innalza notevolmente le qualità di questa produzione.
Non è invece permesso dare e ricevere oro e nemmeno oggetti rari, quindi… dimenticatevi di mendicare a un vostro amico che ha quasi finito il gioco quell’armatura o quella spada che vi piacevano tanto.
Un’ultima cosa prima di chiudere il capitolo online: Square Enix ha dichiarato di voler rendere disponibili anche per il mercato europeo nuovi oggetti , equipaggiamenti e missioni aggiuntive con cadenza settimanale, quindi ricordatevi ogni tanto di collegarvi al servizio Wi-Fi Nintendo per vedere se è uscito qualcosa di nuovo.
Ma torniamo a parlare del gioco in solitaria. Per descrivere tutte le cose che si possono fare in Dragon Quest IX servirebbe almeno una settimana, ma noi non l’abbiamo e quindi molte cose dovrete scoprirle da soli. Andare a caccia di medaglie, tesori o dungeon nascosti sarà un piacere, meglio però se lo fate con un party ben nutrito, reclutando nuovi personaggi lungo la strada.
C’è bisogno che vi parli del sistema di combattimento? Forse sì, visto che finora in Europa sono usciti più spin-off di questa serie che capitoli principali e che questa nona avventura è forse la prima a presentare qualche differenza rispetto alle altre.
Gli scontri sono sempre basati su turni, come nel più classico dei JRPG, ma stavolta i nemici sono visibili (in questo Blue Dragon è servito a qualcosa) sullo schermo, il che significa che molte battaglie possono essere evitate. Non c’è un limite di tempo per scegliere il tipo di attacco ed è possibile controllare personalmente ogni membro del vostro gruppo, oppure dargli comandi generici lasciando il resto all’Intelligenza Artificiale.
A questo punto probabilmente alcuni di voi avranno leggermente intuito che DQ9 non è affetto dal “morbo degli scontri casuali”. Ebbene sì, ora potete evitare la maggior parte delle battaglie non previste dalla trama principale e addirittura andare a caccia di particolari nemici che possono servirvi per completare una quest. Il mio consiglio però è di non evitare troppi scontri o correrete il rischio di incappare in quello che vi ho descritto poco fa: un boss troppo ostico da affrontare con un party non all’altezza.
Cosa molto divertente e particolare: i nemici che vi troverete di fronte (o di lato, o dietro... insomma avete capito) reagiranno in base alla “potenza” del vostro gruppo.