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I leader del mercato

Eurogamer.it intervista il top management italiano.

Se iniziassi questo articolo parlando di Babbage's, probabilmente nessuno di voi saprebbe di che sto parlando. Eppure, questo oscuro rivenditore di software nato nel 1984 a Dallas, Texas, ha una lunga storia da raccontarci.

Dieci anni dopo la sua nascita, nel 1994, la società si è fusa con Software Etc. dando vita a NeoStar Retail, un'entità che avrà una vita non poco travagliata. Dopo altri sei anni, nel 2000, è il turno di un'altra fusione, questa volta con FuncoLand, società che nel suo portafoglio vanta nientemeno che la rivista GameInformer.

Passano altri cinque anni e a cadere vittima questa volta è EB Games, nota a livello mondiale per la rivendita di videogiochi. La campagna di acquisizioni si estende però oltre oceano, dove a "cadere" sono Gamesworld (Irlanda e UK) e Micromania (Francia).

Ma di chi stiamo parlando? Di GameStop, un nome assurto in questi anni agli onori della cronaca con una forza via via crescente, una società che come vediamo ha radici più antiche di quanto non si creda e che ora è un attore di primissimo piano nel mondo dei videogiochi.

Per ospitare lo staff di GameStop alla Conference del 2010 di Villa Simius è stato necessario un palatenda.

Le ragioni? Il suo fatturato è probabilmente superiore al PIL di varie nazioni di questo pianeta, ha negozi praticamente ovunque e, con le sue capacità commerciali, è capace di decretare il successo o il fallimento di un videogioco.

È quindi con queste premesse bene in mente che mi sono recato qualche giorno fa nella sede centrale di GameStop, per un'intervista che credo interesserà tutti coloro che dei videogiochi vogliono avere una visione anche dall'interno. Spesso noi parliamo di bontà dei titoli e di strategie dei publisher, ma dimentichiamo che ci dev'essere pur sempre qualcuno che li veicoli, e che in poco meno del 70% dei casi questo qualcuno è proprio GameStop.

Con grande disponibilità all'incontro erano presenti Marco Micallef (Amministratore Delegato), Davide Cristallo (Merchandising & Marketing Director) e Liliana Fasanelli (Marketing Manager). Ecco il resoconto di 40 minuti circa di intervista.

Eurogamer Cominciamo col dare un'idea di cosa sia GameStop in Italia e nel mondo.
Marco Micallef

GameStop ha raggiunto 6700 punti vendita ed è il retailer specializzato più grande al mondo, posizione questa confermata e rafforzata in Italia, dove siamo leader di mercato con 350 shop.

Sul software abbiamo quote di mercato medie attorno al 40%, con dei picchi sul day one, soprattutto per i titoli "core gamer", che raggiungono il 65% - 68%.

Eurogamer Quali sono le ragioni del vostro successo?
Marco Micallef, Amministratore Delegato.
Marco Micallef

Noi consideriamo ogni nostro negozio come la casa del videogame e non come un semplice punto vendita. Chiunque ami i videogiochi viene quindi da noi, anche perché al momento non esistono alternative paragonabili alla nostra. Mi riferisco non solo alla competitività delle offerte ma anche alla competenza sui giochi di qualsiasi piattaforma.

Eurogamer Chi sono i vostri principali concorrenti?
Marco Micallef

In Italia direi la grande distribuzione in generale. Il problema infatti è che da noi ci sono tutti i competitori europei: FNAC, Mediaworld, Saturn, Carrefour, Auchan, Unieuro, Expert, Euronics. A queste si aggiungono le aziende italiane quali Coop, Bennet, Feltrinelli, Mondadori...

Davide Cristallo

Blockbuster, OpenGame...

Marco Micallef

Insomma, ci sono proprio tutti, situazione questa che non trova riscontro in nessun'altra nazione europea. Questo vuol dire che un'azienda come la nostra, che non fa del sottocosto la sua politica principale, si trova spesso in difficoltà. Quando infatti ci sono tutti questi concorrenti che si fanno la guerra tra di loro, una settimana uno, una settimana l'altro, c'è sempre un'offerta speciale pensata apposta per portare i clienti nei punti vendita.

Attratte quindi da questi dai prodotti civetta, le persone spesso finiscono poi per acquistare anche i giochi, tant'è che se guardiamo i nostri andamenti delle vendite essi sono molto irregolari e in corrispondenza di ogni picco negativo c'è immancabilmente un sottocosto di qualcuno degli attori che ti ho elencato.